Miles Teller e Analeigh Tipton sono i protagonisti di un APPuntamento Con l’@more, la sexy commedia romantica sull’amore nell’era digitale diretta dall’esordiente Max Nichols, figlio d’arte del compianto e celebre Mike.
Megan (Analeigh Tipton), diversi mesi dopo la laurea, si ritrova disoccupata, single e incapace di lasciare il divano. Con il cuore spezzato dopo l’annullamento del suo fidanzamento, la ragazza passa il tempo guardando con poco interesse i siti di appuntamenti su internet. Ma a seguito di un incontro casuale con il suo ex (Josh Salatin) e la sua nuova fidanzata (Kellyn Lindsay) – e incitata dalla sua coinquilina Faiza (Jessica Szohr) – Megan coraggiosamente fa delle avances ad Alec (Miles Teller), un ragazzo carino e divertente conosciuto in rete, e si autoinvita nel suo appartamento per la sua prima vera avventura da una notte e via.
Dopo un disastroso e molto poco romantico risveglio, Megan cerca di svignarsela con discrezione da casa di Alec ma scopre che la città è rimasta paralizzata a causa di una nevicata da record che non sembra voler cessare. Costretti a passare un altro giorno e un’altra notte insieme il primo vero faccia a faccia tra i due è un insieme di battibecchi, che però riaccende lo spirito provocatorio che aveva contraddistinto il loro incontro on line.
Mentre stilano una classifica delle rispettive aspettative sessuali, andate deluse nella loro notte insieme, i due realizzano che hanno un’opportunità unica di ripetere tutto aiutandosi a vicenda a soddisfare le reciproche aspettative, cosa che li porterà inevitabilmente a trascorrere un giorno di neve davvero hot. Ma non appena un’intesa quasi magica inizia a prendere piede tra i due, Megan scopre un segreto scioccante che mette a repentaglio la loro relazione prima ancora che esca dalle lenzuola.
Il progetto, a basso costo di produzione, è stato sceneggiato dallo scrittore, di base a Los Angeles, Mark Hammer nel 2011. Il suo obiettivo era analizzare attentamente il processo di innamoramento tra i due protagonisti, senza ricorrere al classico montaggio che lascia intendere il trascorrere del tempo: “penso che alle commedie romantiche sia stata affibbiata una cattiva nomea – sostiene Mark Hammer – sono state in un certo senso ghettizzate come genere dal termine ‘commedia romantica’, ma a me piacciono sia loro che le possibilità che offrono, io spero che questa sia una commedia diversa alla quale le persone possano relazionarsi”.
“Mi sono lasciato trascinare da quanto naturali siano i dialoghi di Mark Hammer,” spiega Max Nichols. “Ma oltre alla premessa da commedia e l’idea di fondo, Mark ha fatto uno splendido lavoro nel tessere all’interno molti temi generazionali e domande, che ci hanno permesso di creare un film dove non solo ci sono risate e romanticismo, ma allo stesso tempo ci permette di scavare più nel profondo”.
Nell’era della cultura dell’essere connessi, come facciamo a trovare l’amore? “In un mondo dove i giovani hanno avuto l’opportunità di osservare l’approccio alla vita delle generazioni precedenti, credo che essi giustamente si chiedano quale ruolo abbia l’ambizione tra le loro priorità” afferma il regista.
Il figlio del regista de Il Laureato si augura di aver realizzato “un’immagine fedele e toccante dell’inizio di un amore e vorrei che il pubblico la considerasse come un’autentica descrizione della vita e degli amori dei giovani oggi: com’è, cosa provano, cosa indossano, cosa gli piace ascoltare per cosa sono entusiasti e che cosa li preoccupa”.
“Ho amato il modo in cui la sua sceneggiatura si è immersa in questioni che i ventenni sperimentano, il conflitto per capire se stessi mentre si cerca di capire qualcun’altro allo stesso tempo”.
Analeigh Tipton