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Vent’anni fa ci lasciava Wanda Osiris, la più grande soubrette del Teatro di Rivista

A vent’anni dalla sua morte, Diva Universal (Sky Canale 133) presenta stasera alle 20.50 un documentario dedicato ad una donna entrata nel Mito: Wanda Osiris. Il breve film, realizzato da Stefania Carlini, e già stato presentato lo scorso 5 novembre presso la sede del Corriere della Sera. Un’occasione speciale per ricordare una delle più celebri soubrette del teatro di rivista attraverso il racconto, oltre che dell’autrice del documentario, anche della nipote Fiorenza Locatelli e di Maurizio Porro, firma de Il Corriere della Sera. A supporto delle loro parole anche il prezioso materiale tratto dagli archivi Rai e Istituto Luce con foto e immagini esclusive delle sue performance.

Wanda Osiris

Wanda Osiris

Anna Menzio – questo il suo vero nome – nasce a Roma nel 1905, figlia di un palafreniere del Re. Fin da piccola manifesta un talento per il canto e la musica; studia violino, ma poi sceglie di assecondare la sua passione per il teatro e lascia la famiglia per trasferirsi a Milano, dove nel 1923 esordisce al cinema Eden nella compagnia di Carlo Rota. In seguito lavora anche con Totò in Piccolo Caffè.

Si esibisce per la prima volta come soubrette nel 1937 in E se ti dice va, tranquillo vai… ed inizia a creare il suo personaggio di Divina dello spettacolo italiano. Anna diventa Wanda. Perfeziona il suo personaggio durante gli anni 30 e 40 mentre lavora al fianco di Macario e Carlo Dapporto: il trucco ocra, i capelli ossigenati, i turbanti, le paillettes le piume, le rose senza spine, il profumo che inondava la sala, le scale, i boys e il modo inconfondibile di cantare diedero vita alla Wandissima, Dea della rivista italiana. “Era qualcosa di inspiegabile, di misterioso, che quando arrivava non potevi guardare che lei. Il famoso carisma da palcoscenico”, dice Maurizio Porro.

The italian  Diva WANDA OSIRIS ( 1905 - 1994 )

Il rapporto col suo pubblico era di un matrimonio, un matrimonio indissolubile che non prevede divorzio”, dichiara sua nipote Fiorenza Locatelli. Pur non essendosi mai sposata, ha una figlia, Cicci, nata dalla relazione con Osvaldo Rivolta. Sceglie, però di non abbandonare il suo mondo, il teatro, e il suo pubblico e quindi di crescere la figlia da sola, senza un marito al suo fianco: “Ha proseguito con una dedizione, una professionalità, un amore, qualcosa di quasi mistico, come hanno spesso le donne nei confronti della professione del teatro”, continua Maurizio Porro. Ritorna a Milano dopo la fine della guerra e, sempre al fianco di Dapporto diventa la regina del Gran Varietà.

A partire dal 1946 si lega alla compagnia di Pietro Garinei e Sandro Giovannini con cui lavora a Si stava meglio domani e Domani è sempre domenica, dove sperimenta elementi sempre più spettacolari, sino ad entrare in scena uscendo da una conchiglia, come una Venere. Inoltre rinnova il suo repertorio con sketch recitati e canzoni più complesse. Sono questi gli anni di Al Grand Hotel dove conosce Gianni Agus, con cui ha una relazione, Gran Baraonda dove lavora con il Quartetto Cetra e un giovane Alberto Sordi e Made in Italy, di nuovo al fianco di Macario. Secondo Maurizio Porro, con Garinei e Giovannini “La Wanda è diventata da grande fenomeno di illusionismo collettivo a grande soubrette del teatro di rivista”.

Asti, 1974

Asti, 1974

Nel 1955 appare in “La granduchessa e i camerieri”, ma la rivista sta pian piano trasformandosi in commedia musicale e il varietà televisivo si va affermando sempre di più. Questo, a parte piccole apparizioni, segna la fine della carriera della Osiris che, a malincuore, si ritira dalle scene.

Assistita dalla figlia, si spegne a ottantanove anni a Milano l’11 novembre 1994, dopo aver lasciato un segno indelebile nello spettacolo di intrattenimento italiano. Quando le chiedevano che cosa nascondesse dietro al suo sorriso, lei rispondeva “Un po’ tutto. Gioie, dolori, illusioni, delusioni… un pochino tutto e continuo a sorridere. Forse credo che sia la cosa migliore”.

“Andavo avanti e indietro per il palcoscenico, facevo la passerella, prendevo questi popò di applausi e credevo di aver ragione io”

Wanda Osiris

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