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Bill Murray diventa St. Vincent, il film d’esordio di Theodore Melfi con Naomi Watts

Bill Murray, Melissa McCarthy e Naomi Watts sono i protagonisti di St. Vincent, il film scritto, diretto e prodotto da Theodore Melfi al suo esordio cinematografico. La pellicola,  che vede nel cast anche la stella nascente Jaeden Lieberher e Chris O’Dowd, uscirà nelle nostre sale domani giovedì 18 dicembre. Una storia incentrata su un ragazzino e la sua bizzarra e singolare amicizia con lo scorbutico pensionato della porta accanto.


Maggie (Melissa McCarthy), madre single, si trasferisce a Brooklyn con il figlio dodicenne, Oliver (Jaeden Lieberher). Costretta a lavorare fino a tardi, Maggie non ha altra scelta se non lasciare Oliver con il vicino di casa, Vincent (Bill Murray), uno scorbutico pensionato con la passione per l’alcol e le scommesse.

Tra i due nasce una singolare amicizia. In compagnia di Daka, (Naomi Watts), una spogliarellista russa incinta, Vincent porta con sé Oliver nei luoghi che frequenta quotidianamente:  l’ippodromo, lo strip club e il bar di fiducia. Vincent aiuta Oliver a crescere e il ragazzino vede in lui quello che nessun altro è in grado di percepire: un uomo incompreso e dal cuore d’oro.

Vincent e Oliver

Vincent e Oliver

La storia narrata da St. Vincent è ispirata a un momento di vera vita vissuta dello scrittore, regista e produttore Ted Melfi. Al funerale di suo fratello, scomparso a 38 anni sette anni fa, Melfi comprese che da quel momento sua nipote non avrebbe avuto più un posto dove stare. Così, insieme a sua moglie, decide di adottarla, facendo trasferire la piccola da una minuscola cittadina di campagna del Tennessee, a casa loro, a Sherman Oaks, California. Iscritta al liceo Notre Dame di Sherman Oaks, un giorno la nipote di Melfi rientrò a casa con un compito da svolgere, più o meno in questi termini: “Parla del Santo cattolico che più ti ha colpito e descrivi una persona della tua vita che ha delle qualità simili al Santo prescelto”.

La ragazzina scelse San Guglielmo di Rochester, patrono dei bambini adottati, e Melfi, come persona reale da descrivere nel compito. Melfi, commosso, capì in quel momento che quanto accaduto sarebbe potuto essere il soggetto perfetto per un film. Anziché ricreare la propria figura e quella di sua nipote, però, Melfi ha scelto di rappresentare un vecchio e scorbutico pensionato disilluso, e un ragazzino appena arrivato in città.

Bill Murray

Bill Murray

Questa sceneggiatura aveva una marcia in più – ha spiegato Bill Murrayun ritmo diverso dalle altre, una storia con tante emozioni senza scadere nel sentimentalismo. È questo il tipo di scrittura che apprezzo”. Se il personaggio di Vincent è il vero protagonista del film, Olivier è altrettanto centrale nella storia, ne è il collante. È lui che riesce a tenere assieme le fila della storia mentre gli altri rischiano di perdere il controllo. Tra questi, anche una inedita e divertente Naomi Watts.

Murray confessa che non è sempre facile lavorare con i bambini ma che con Jaeden, invece, le cose sono andate diversamente: “Di solito non sono entusiasta all’idea di lavorare con i più giovani, ma Jaeden è fortissimo”, dice Murray. “L’ho apprezzato ogni giorno di più. Un giorno è stato talmente bravo, che ho pensato a lui come ad altri grandi attori con cui ho lavorato. È stato eccezionale”. E la coppia Murray-Lieberher, al termine delle riprese, è stata ingaggiata per il nuovo film di Cameron Crowe.

Melissa McCarthy, Jaeden Lieberher e Naomi Watts

Melissa McCarthy, Jaeden Lieberher e Naomi Watts

Il film, fuori dal tempo e dal sapore degli anni Settanta, è stato girato principalmente a Brooklyn, ma non nella Brooklyn di tendenza che attira orde di turisti. Raccontare la storia di Vincent McKenna significa recuperare la vecchia Brookyln, che esiste ancora, se sai dove cercarla.

Ted Melfi è nato proprio a Brooklyn, e sa bene dove andare a scovare la vecchia anima della città, quella che le apparteneva prima che arrivassero gli hipsters. “Sono cresciuto a Brooklyn – spiega Melfi – non c’è posto, nel resto del mondo, che somigli anche lontanamente a Brooklyn. Sono cresciuto a Williamsburg, sulla 6° strada. Williamsburg all’epoca non era altro che un ammasso di depositi, gang, e prostitute che facevano su e giù per Kent Avenue. Oggi è tutto diverso”.

Ted Melfi e Bill Murray rileggono il copione sul set

Ted Melfi e Bill Murray rileggono il copione sul set

Ma Brooklyn, per il regista, non ha perso la sua anima: “in qualsiasi giorno, a qualsiasi ora, a Brooklyn hai tutto ciò che vuoi: qualsiasi cultura, qualsiasi religione. Girare il film nel quartiere dove sono cresciuto – Sheepshead Bay, Williamsburg, Greenpoint, Park Slope – forse è la parte più bella ed entusiasmante di questa avventura. Posso dire che il 90% del film è stato girato a Brooklyn. È il posto più bello del mondo”.

“In questo film l’emozione la senti, non ti viene imposta. Ti arriva, e basta. La senti in modo naturale, nascosta nelle pieghe delle parole” 

Bill Murray

 

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