Principessa, modella, attrice ma anche mamma. Bellezza sconvolgente, eterea, fatata. Una Principessa di Ghiaccio con un viso angelico. Grace Kelly era destinata a diventare una stella nonostante le opposizioni della sua famiglia, rigidamente cattolica. Indossatrice prima, attrice poi, riuscì a conquistare tutti, dal pubblico agli addetti ai lavori. Sensuale e raffinata, prima del matrimonio reale con il Principe Ranieri III ebbe relazioni con gli attori Clark Gable, Gary Cooper, Bing Crosby, Ray Milland, William Holden e Jean-Pierre Aumont, e con lo stilista Oleg Cassini.
Icona di stile, nel portamento, negli accessori. Senza tempo, fuori dal tempo, ancora moderno. Il suo è uno stile unico, un mix di dettagli riconoscibili: l’abito cocktail, tipico del New Look anni 50 in versione midi, magari plissettato e dalla scollatura a cuore che fascia un vitino da vespa, il foulard da usare come fazzoletto per non spettinare i capelli color grano abbinato a un paio di occhiali da sole rotondi e maxi. Una visione perfetta se la immaginiamo su una Cadillac Eldorado color panna.
I più attenti sapranno invece che la stessa Kelly bag, disegnata nel 1935 da Émile-Maurice Hermès, ottenne il successo quando la neo-principessa Grace cercò di nascondere il pancione della gravidanza di Carolina di Monaco dietro l’iconica borsa. Grazie a lei e al suo touch of glamour, le ben 7 versioni: dalla mini Kelly alla Kelly 32.
I media impazzivano per lei, i fotografi avevano lavoro facile: non vi è un’immagine della Kelly che non trasmetta quel mix Ghiaccio-Bollente come soleva chiamarla Alfred Hitchcock, il genio regista che per lei perse la testa. Diventò la sua musa e lui, da quando la conobbe, paragonò a lei tutte le attrici che diresse in seguito: inutile dire che nessuna fu alla sua altezza.
Proprio sul set di Caccia al Ladro, diretto da Hitch, girato nel Principato di Monaco, conobbe quello che diventò il suo Principe portandola via per sempre dal cinema un anno più tardi, dopo Il Cigno (in cui è una Principessa…) e Alta Società. Arrivarono prima il matrimonio e poi i figli, sempre con il pensiero che nostalgico tornava a Hollywood dove era una diva acclamata, sempre al centro di flash e attenzioni.
Proprio nel 1982, anno del suo fatale incidente in auto, era tornata sulle scene per il film Rearranged. Lasciò la vita ma entrò nel mito. Un mito che non finisce, che è sopravvissuto, invincibile. Mika ne fece la sua prima hit mondiale Grace Kelly. Nel 2014 uscì al cinema Grace di Monaco, dove fu interpretata da Nicole Kidman. Oggi, a 40 anni dalla sua morte, rivedere il fascino e l’eleganza di Grace attraverso le sue foto e i suoi film ci fa sentire sempre di più la sua mancanza. Nostalgia di quel suo stile che aveva solo lei e lei soltanto.