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Canaletto a Venezia, viaggio nella vita e nell’Arte di un maestro

Solo da oggi al 29 novembre, al cinema esce Canaletto a Venezia, il film-evento diretto da David Bickerstaff (che lo ha scritto assieme a Phil Grabsky) che garantirà un accesso unico alle opere d’arte di Canaletto conservate presso la Royal Collection di Londra (elenco sale su NexoDigital.it). Un’occasione unica per visitare la mostra in HD e 4K ed avvicinarsi a Canaletto e alla città che lo ispirò, intraprendendo un viaggio nella vita e nell’arte del celebre pittore veneziano.


Giovanni Antonio Canal, universalmente conosciuto come Canaletto, nacque nell’ottobre del 1697 a Venezia, la città di cui dipinse infinite vedute per le quali divenne noto già dal Settecento. La precisione delle architetture e della prospettiva che spicca nelle sue opere deriva dalla formazione che, sin da giovanissimo, l’artista acquisì presso la bottega del padre Bernardo, specializzato nella produzione di scenografie per allestimenti teatrali veneziani. Ma Canaletto fu molto più che un eccellente vedutista, com’è possibile comprendere studiando i suoi lavori e confrontandoli con le vedute reali.

Il film offre inoltre l’opportunità di entrare in due residenze reali ufficiali – Buckingham Palace e Windsor Castle – per conoscere più da vicino l’artista e il suo principale agente Joseph Smith, Console britannico a Venezia che introdusse il pittore nel Regno Unito. Gli spettatori si avventureranno così in un singolare Grand Tour, visitando i luoghi amati dai contemporanei di Canaletto e da lui immortalati in vedute indimenticabili dal Ponte del Rialto a Piazza San Marco, da Palazzo Ducale fino alla Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, guidati dai curatori della Royal Collection Trust e dai maggiori esperti al mondo della storia di Venezia.

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Nessun altro artista ha catturato l’essenza e il fascino di Venezia come ha saputo fare Canaletto. Nonostante il rapporto intimo del pittore con la città in cui nacque, visse e morì, la più grande collezione delle sue opere è conservata nel Regno Unito, all’interno della Royal Collection. Nel 1762, Re George III acquistò infatti quasi tutti i lavori dell’artista collezionati da Joseph Smith.  Molte opere di questa collezione sono state recentemente esposte nella mostra Canaletto e l’Arte di Venezia che, dopo Londra, approderà nelle grandi città italiane per esplorare le origini dell’arte dell’artista veneziano.

L’eccezionale gruppo di oltre 200 dipinti, disegni e stampe in esposizione, offre una visione impareggiabile della maestria di Canaletto e dei suoi contemporanei, oltre che della città di cui il pittore divenne simbolo. Sebbene le sue opere appaiano fedeli rappresentazioni di Venezia, infatti, l’abilità di Canaletto viene dalla sua manipolazione della realtà. L’artista, infatti, cambiava la posizione degli edifici o apriva nuove vedute per creare la composizione perfetta, partendo dal reale. Per questo i suoi dipinti furono ricercati con particolare ardore e collezionati dai protagonisti del Grand Tour.

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L’immaginazione giocosa del pittore veneziano si estese in un nuovo genere nel quale Canaletto eccelse: il ‘capriccio’, che converte la combinazione di realtà e architetture inventate in nuove vedute immaginarie. In questo senso, Canaletto è da considerarsi un vero e proprio maestro della narrazione.

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