Anna e Teresa Allegri_1965

Cinemaddosso, a Torino i costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood

Dal 14 febbraio al 15 giugno, il Museo Nazionale del Cinema di Torino – per il progetto Torino Città del Cinema 2020. Un Film Lungo Un Anno – ospita Cinemaddosso i Costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood, la mostra a cura di Elisabetta Bruscolini dove cinema, arte e moda si fondono per celebrare la straordinaria Sartoria Annamode, eccellenza del Made in Italy dagli anni Cinquanta a oggi nella realizzazione di abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. Una “mostra volante”, grazie a un allestimento straordinario all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino, che mette in scena la magia del cinema raccontata da chi, da sempre, “fa” il cinema.

Anna Maria Guarnieri (Photo Credit: Fondazione Annamode)

Anna Maria Guarnieri (Photo Credit: Fondazione Annamode)

100 costumi per 40 film, un percorso dove ogni abito è esposto come un’opera d’arte e raccontato grazie a diversi contributi: tra brani di film, citazioni e pannelli touch che permettono al pubblico non solo di toccare materie preziose ma anche di giocare e sognare. Un allestimento fortemente immersivo, firmato da Maria Teresa Pizzetti, e interattivo, grazie alle produzioni video realizzate dallo Studio Convertino & Designers e curate da Massimo Mazzanti. Lungo i 280 metri della rampa della Mole scorrono 70 anni di un’avvincente storia imprenditoriale al femminile, dalla “Dolce Vita” ai giorni nostri, quella delle sorelle Anna e Teresa Allegri che, con i loro costumi e le loro invenzioni, hanno reso celebre in Italia e nel mondo la Sartoria Annamode.

Annamode per Cristiana Capotondi in "Sissi" (2009), Photo Credit: Fausto Pallottini

Annamode per Cristiana Capotondi in “Sissi” (2009), Photo Credit: Fausto Pallottini

Cinemaddosso racconta il rapporto tra abito, attore e personaggio, attraverso un viaggio emozionale che permette al visitatore di scoprire e toccare con mano tutti i segreti dell’alta sartoria cinematografica italiana, attraversando epoche e stili, in un susseguirsi di percezioni visive, uditive, tattili e olfattive che ricreano la magia del cinema. In un visionario percorso espositivo concepito per stupire e divertire sono messe in scena le “opere” più rappresentative di una grande sartoria italiana, fondata da due donne coraggiose, che da settant’anni a fianco dei costumisti contribuisce a creare la magia del cinema, trasformando gli attori in personaggi. I meravigliosi costumi di scena esposti e i loro dettagli raccontano il talento, la creatività e la sapienza artigianale di un atelier che si è trasformato in impresa mantenendo inalterate la passione e la cura che hanno reso il Made in Italy famoso nel mondo. Elisabetta Bruscolini, curatore della mostra.

Annamode per Helen Hunt ne "Le Seduttrici" (2004), Photo Credit: Fausto Pallottini

Annamode per Helen Hunt ne “Le Seduttrici” (2004), Photo Credit: Fausto Pallottini

In mostra i costumi indossati nei più grandi film: da Guerra e Pace di King Vidor (1956) a Matrimonio All’Italiana di Vittorio De Sica (1964), dal Il Mestiere Delle Armi di Ermanno Olmi (2001) a King Arthur di Guy Ritchie (2017), fino a Marie Antoinette di Sofia Coppola (2006), Robin Hood di Ridley Scott (2010), Anna Karenina di Joe Wright (2012) e dai più grandi attori: dall’abito di seta con cui Sofia Loren abbraccia e bacia Marcello Mastroianni a Vittorio De Sica e la sua alta uniforme, dal mantello bordato di pelliccia di Ingrid Bergman all’abito da sera di Charlotte Rampling, dalla giacca di pelle di Carlo Verdone all’abito principesco di Cristiana Capotondi fino alla sensualità di paillettes di Scarlett Johansson oltre a Vittorio Gassman, Fanny Ardant, Elena Sofia Ricci, Helen Hunt, Maria de Medeiros, Kirsten Dunst, Kristin Scott Thomas.

Fellini-Tosi, dall'episodio "Toby Dammit" in "Tre Passi Nel Delirio" (1968) - Photo Credit: Fausto Pallottini

Fellini-Tosi, dall’episodio “Toby Dammit” in “Tre Passi Nel Delirio” (1968) – Photo Credit: Fausto Pallottini

Nell’anno del centenario della nascita, un omaggio al genio di Federico Fellini, in mostra insieme al costumista Piero Tosi, grazie all’eccezionale presentazione dell’intera sfilata di abiti luccicanti dell’episodio Toby Dammit tratto dal film Tre Passi nel Delirio (1967). In occasione dell’esposizione, anche un progetto speciale dedicato al Museo Nazionale del Cinema e alla città di Torino: l’abito ispirato alla Mole Antonelliana, che raccoglie tutte le lavorazioni più preziose cui la sartoria romana ha dato vita nella sua lunga storia. Il volto della mostra è della giovane attrice italiana Sara Serraiocco.


Le sezioni della Mostra

Guerriere e Pulzelle – Il percorso inizia con uno dei soggetti più iconici del cinema, il guerriero nelle sue tante declinazioni, dal crociato ai protagonisti delle saghe nordiche, dai cavalieri di re Artù, fino a Giovanni dalle Bande Nere. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con Francesco Gaudiello ne La Vestizione Del Guerriero, regia di Lorenzo Caproni.

Dame e Cavalieri – Le dame borghesi mostrano la loro nuova condizione sociale e si accompagnano alla piccola nobiltà terriera e agli ufficiali che, tra un duello e l’altro, animano la vita mondana dei salotti e le serate a teatro. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con Anna Manuelli ne La Vestizione Della Dama, regia di Lorenzo Caproni.

(Photo Credit Michele D'Ottavio)

(Photo Credit Michele D’Ottavio)

Cortigiani e Principesse – Il passato vive ancora a corte tra regine, principesse e nobildonne di tutte le età, cortigiane, favorite e favoriti, re, nobili e alti ufficiali. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con un’animazione tratta dal diorama teatrale Praesentation eines schönen Spasier Gang mit einer Fontaine (Un loggiato con fontana), disegno di Jeremias Wachsmuht, acquaforte colorata a mano, Martin Engelbrecht, Augsburg, prima metà XVIII sec.

Signore e Signori – Il Novecento entra prepotentemente sulla scena. Il cambiamento è la parola d’ordine anche nella moda, le gonne si accorciano, il corpo non è più modellato dai busti e gli abiti, che si accostano alla figura femminile, sono realizzati con tessuti leggeri, a volte impalpabili, fioriscono gli atelier e nasce l’alta moda. Contributo video: sequenza di film.

Donne Fatali – Dive, icone, donne misteriose e affascinanti, sfuggenti, pericolose, inafferrabili. Magnetiche e fasciate in abiti seducenti tempestati di pietre o realizzati con rasi lucidi e stoffe argentate, le donne fatali del cinema, i loro meravigliosi capi di abbigliamento e preziosi accessori stregano e ipnotizzano il mondo. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project cinegrafica con Sara Serraiocco.

Photo Credit Michele D'Ottavio

(Photo Credit Michele D’Ottavio)

Artisti, Muse e Mecenati – L’epoca dei personaggi che popolano i libri di storia, degli artisti e dei loro committenti, delle nobili dame, al contempo modelle ispiratrici e finanziatrici della creatività del tempo, un sodalizio tra artisti muse e mecenati che durerà per molti secoli.
Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con animazione di ritratti rinascimentali.

Streghe, Vampiri e Altri Mutanti – Siamo nella terra delle ombre, nel mondo di mezzo delle favole e delle leggende, dei racconti tramandati di padre in figlio e delle storie di autori fantasy. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con maschere della serie Luna nera, trattate in morphing.

Fellini e Tosi per Toby Dammit – “Pierino, mi fai un vestito che si accende come un fiammifero?”. Contributo video: sequenza dell’episodio.

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