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Claudia Cardinale, la ragazza con la valigia compie 80 anni

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Diva italiana per Eccellenza. Volto simbolo del glorioso cinema italiano anni Sessanta. Donna di straordinaria bellezza. Attrice capace di fare innamorare ogni uomo, grazie al suo sguardo sensuale. Si sprecano le parole di elogio per Claudia Cardinale che il 15 aprile festeggia 80 anni. Carriera costellata di successi, la Cardinale è stata diretta da tutti i grandi maestri del nostro cinema, recitando al fianco di attori indimenticabili. Sempre emergendo, ogni volta, in ogni film, grazie alla sua luce, al suo essere sempre unica.

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Primo ruolo da protagonista in “Un Maledetto Imbroglio” di Pietro Germi (1959)

Italiana, di lingua francese, nata e cresciuta in Tunisia da una famiglia benestante di origine siciliana, Claudia Cardinale inizia a recitare sin dai tempi del liceo. Notata nell’inquadratura che le dedica René Vautier nel suo documentario Anneaux d’or, viene chiamata dal regista Jacques Baratier nel cast del film franco-tunisino I Giorni Dell’Amore (1958). Nello stesso periodo vince un concorso di bellezza organizzato per la Settimana del Cinema Italiano a Tunisi, che la premia con un viaggio alla Mostra del Cinema di Venezia, dove le viene offerta la possibilità di iscriversi al Centro Sperimentale. Superata qualche difficoltà con la lingua italiana, viene messa sotto contratto dalla Vides di Franco Cristaldi, che la fa esordire nel cinema italiano con Mario Monicelli in I Soliti Ignoti (1958). Il primo ruolo da protagonista arriva con Pietro Germi, in Un Maledetto Imbroglio (1959) dal Pasticciaccio di Gadda.

Ne "Il Gattopardo" di Luchino Visconti (1963)

Ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti (1963)

Nel 1960 lavora con autori come Mauro Bolognini (Il Bell’Antonio), Citto Maselli (I Delfini), Luchino Visconti (Rocco e i Suoi Fratelli). L’anno successivo Bolognini la chiama accanto a Jean Paul Belmondo in La Viaccia, mentre Valerio Zurlini le offre il suo primo ruolo importante in La Ragazza con la Valigia (foto copertina), che le vale un David di Donatello Speciale. Quello fu un vero e proprio «film della vita», che mise in scena involontariamente la parte più dolorosa della sua vita reale, il figlio nascosto, e che le permise un’identificazione totale con il personaggio della ragazza-madre Aida. Nel 1962 è di nuovo con Bolognini in Senilità. La consacrazione definitiva arriva nel 1963, quando, accanto a Burt Lancaster e Alain Delon, interpreta Angelica in Il Gattopardo di Luchino Visconti. Nello stesso anno vince il suo primo Nastro d’Argento, interpretando per Luigi Comencini La Ragazza di Bube, mentre Fellini le affida il ruolo di Claudia in 8 e ½ e Citto Maselli la chiama in Gli Indifferenti.

Ne "La Ragazza di Bube" di Luigi Comencini, 1963 (©Lapresse archivio storico)

Ne “La Ragazza di Bube” di Luigi Comencini, 1963 (©Lapresse
archivio storico)

Sulla scia di questi successi debutta ad Hollywood, diretta da Blake Edwards in La Pantera Rosa (1963), cui faranno seguito, tra gli altri, Il Circo e la Sua Grande Avventura di Henry Hathaway (1964) con John Wayne e Rita Hayworth, e I Professionisti (1966) di Richard Brooks. In Italia Visconti la vuole da protagonista in Vaghe Stelle dell’Orsa (1964). Nel 1964 è al fianco di Ugo Tognazzi ne Il Magnifico Cornuto di Antonio Pietrangeli (1964). Nel 1967, anno in cui sposa il produttore Franco Cristaldi, interpreta il ruolo della moglie disperata in Il Giorno Della Civetta di Damiano Damiani, che le vale il secondo David. Nel 1968 è nel capolavoro western di Sergio Leone C’era Una Volta il West, mentre l’anno successivo la troviamo accanto a Nino Manfredi in Nell’Anno Del Signore di Luigi Magni e in Le Avventure di Gerard di Jerzy Skolimowsky. Nel 1971 conquista il suo terzo David, recitando accanto a Alberto Sordi in Bello, Onesto, Emigrato Australia Sposerebbe Compaesana Illibata di Luigi Zampa.

In "C'era Una Volta il West" di Sergio Leone

In “C’era Una Volta il West” di Sergio Leone

Dopo aver interpretato per Marco Ferreri L’Udienza (1972), nel 1974 interpreta I Guappi, primo film per Pasquale Squitieri, che diventerà suo compagno l’anno successivo e con il quale interpreterà, tra gli altri, anche Il Prefetto di Ferro (1977), Corleone (1978) e L’Arma (1978), che le vale il premio come Miglior Attrice al Festival di Belgrado. Dopo una serie di commedie, la troviamo tra gli interpreti del Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli (1976) e in Si Salvi Chi Vuole di Roberto Faenza (1980). Nel 1982 ottiene il secondo Nastro d’Argento, come Attrice non Protagonista, per La Pelle di Liliana Cavani. È poi accanto a Klaus Kinski sull’avventuroso set del Fitzcarraldo di Werner Herzog (1982) e prende parte alla trasposizione del pirandelliano Enrico IV (1984) a opera di Marco Bellocchio. Nel 1984 torna a lavorare per Pasquale Squitieri in Claretta, nel ruolo dell’amante del Duce che le vale il Premio Pasinetti alla Mostra di Venezia, il Globo d’Oro e il suo terzo Nastro d’Argento.

"Claretta" (1984)

“Claretta” per Pasquale Squitteri (1984)

Trasferitasi a vivere in Francia, Claudia Cardinale viene onorata con riconoscimenti alla carriera come il Leone d’Oro nel 1993, il David nel 1997, il Nastro d’argento europeo nel 2000, l’Orso d’Oro nel 2002 e il Pardo d’Oro a Locarno nel 2011. Per il suo impegno in difesa dei diritti delle donne, nel 2000 è stata nominata “Ambasciatrice di Buona Volontà” dell’ Unesco.

Tanti auguri donna meravigliosa, tanti auguri meravigliosa Claudia.

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