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Come Sopra, Così Sotto: Necropolis – La Città dei Morti, il film dei fratelli Dowdle girato nella Parigi sotteranea

Sotto le strade di Parigi, si nascondono 67 chilometri di catacombe tortuose: l’eterna dimora di un numero infinito di anime. Per la prima volta nella storia il cinema arriva nella zona off-limits delle Catacombe parigine in Necropolis – La Città dei Morti (nelle sale da giovedì 11 settembre), il thriller della Legendary Pictures diretto da John Erick Dowdle che lo ha anche scritto insieme al fratello produttore Drew.

Protagonista è Scarlett Marlowe (Perdita Weeks), un’ avventuriera ribelle ed una brillante archeologa urbana, che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca del più grande tesoro nascosto della storia: la Pietra Filosofale di Flamel. Secondo la leggenda, questo reperto elusivo trasforma il metallo in oro puro, e concede la vita eterna: un potere oltre l’ immaginazione. Tormentata dal tragico suicidio di suo padre e dalle voci sulla sua pazzia, Scarlett è spinta fino all’ ossessione: non sarà mai soddisfatta fino a quando non porterà a termine l’ opera da lui iniziata, e rientrerà in possesso della sua eredità.

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Una serie di enigmi e leggende la porta a scoprire che la pietra onnipotente si trova sotto le strade di Parigi, nascosta dentro la più grande cripta del mondo: le Catacombe. Per documentare la sua missione storica, Scarlett recluta la sua vecchia fiamma nonché collaboratore, George (Ben Feldman), un brillante archeologo dedito al restauro dei monumenti storici; Benji (Edwin Hodge), un cameraman claustrofobico ignaro di quanto questo viaggio lo segnerà nel profondo. Consci dei pericoli celati nei sotterranei, il trio scandaglia la Ville Lumière, e si avvale di un team di esperti del settore noti come Catafili, per esser guidati durante il percorso.

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Girato in stile guerriglia, con delle telecamere portatili e videocamere da testa, Necropolis – la Città dei Morti unisce gli attuali misteri sul mondo antico, con il fenomeno giovanile (sostenuto dai social media) contemporaneo dell’ esplorazione urbana nei sotterranei abbandonati o nelle rovine. I fratelli Dowdle, per la scrittura del film, hanno attinto da racconti reali che si sono ispirati a miti e leggende secolari. Durante le ricerche documentarie sulla storia delle Catacombe, hanno scoperto che, secondo la leggenda, l’alchimista francese del XIV° secolo Nicolas Flamel abbia scoperto la Pietra Filosofale, la chiave per la vita eterna.

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Un percorso enigmatico di indizi colloca la tomba di Flamel tra le prime ad esser state spostate nel cuore delle Catacombe. Una meta che per gli amanti del brivido rappresenterebbe come la scoperta di un Santo Graal. Le anime più coraggiose sono disposte a spingersi oltre ogni limite, identificandosi come Catafili, maestri dell’esplorazione illegale dei tunnel sotterranei senza fine. Gli stessi, hanno un’ identità culturale ben consolidata che si esprime attraverso la musica, la street art, l’abbigliamento ed i locali notturni illegali.

Perdita Weeks è Scarlett Marlowe

Perdita Weeks è Scarlett Marlowe

Unendo la ricerca epica di Scarlett del tesoro di Flamel ad un team di Catafili – i cui membri hanno una miriade di motivazioni per intraprendere questo viaggio, i Dowdle sono convinti di trasportare il pubblico in un mondo surreale, simile a quello descritto nell’Inferno di Dante. Di fatto sono state proprio l’atemporalità del poeta e le illustrazioni ossessionanti di Gustave Doré che hanno influenzato le immagini da incubo delle Catacombe: ogni peccato incontra la giustizia poetica che rappresenta il proprio inferno personale.

“Trascorrevamo circa 3- 4 ore in profondità in mezzo a teschi ed ossa di femori, strisciando nei cunicoli cavernosi sotto delle formazioni rocciose giganti … è stato davvero spaventoso. Questa è esattamente la sensazione che volevamo incutesse il film”

John Erick Dowdle

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