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Francesca Inaudi canta la Ninna Nanna: quando la maternità diventa incubo

Dopo la recente uscita di Girotondo, Tonino Abballe presenta, questa volta in veste di produttore esecutivo, Ninna Nanna, un film – in sala dal 29 giugno – diretto da Dario Germani ed Enzo Russo. Nel cast troviamo Francesca Inaudi, Nino Frassica, Fabrizio Ferracane, Manuela Ventura, Guia Jelo, Salvatore Misticone, Maria Rosaria Omaggio, Massimiliano Buzzanca e Luca Lionello. La colonna sonora è firmata da Francesco “Kekko” Silvestre. Il film sarà distribuito da Plumeria Film srl.


Girata in Sicilia tra Gibellina, Castelvetrano Selinunte e Tre Fontane, Ninna Nanna racconta un tema attuale: “Cosa accade spesso alle donne dopo una gravidanza, sia a livello psicologico che a livello fisico? Perché alcune volte il bambino diventa una minaccia alla propria felicità? Ce lo racconta Anita (Francesca Inaudi) una giovane enologa talentuosa, amata ed innamorata di suo marito Salvo (Fabrizio Ferracane). Anita aspetta una bambina che non vede l’ora di conoscere e di cantarle la ninna nanna che ha preparato appositamente per lei.

Dopo il parto, però, crede di aver passato il peggio e di essere pronta per il suo nuovo ruolo di mamma ma, in realtà, la presenza della bambina incrina la sua vita serena ed equilibrata fino a diventare una “minaccia” per la sua felicità e per la sua relazione con Salvo. Questa situazione porterà Anita a riportare a galla i fantasmi del passato e a dover fare i conti con se stessa.

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Anita è un’enologa talentuosa che cura ogni acino d’uva come un figlio. Una giovane donna, amata e innamorata, pronta a divenire mamma. Almeno così crede. Come qualunque donna incinta, che una volta partorito, è convinta d’aver passato il peggio e di essere pronta a vivere la nuova veste di madre con gioia. Gioia, come il nome di sua figlia. Ma solo il nome. Perché nella vita serena ed equilibrata di Anita, fin dal primo momento della nascita della piccola, qualcosa s’incrina. Tanto che ai suoi occhi quella bambina diventa solo un minuto e ingrato “mostro”. Nella testa di Anita, la piccola Gioia è una minaccia per la relazione con Salvo, il suo tenero e premuroso compagno. Pronta a minare il suo amato lavoro e a riportare a galla fantasmi del passato. Una bambina che attenta la sua vita. La sua felicità. Una bambina a cui sopravvivere.

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