Sebastián Lelio ha diretto Gloria Bell, il remake americano – dal 7 marzo al cinema – del suo omonimo film girato in Cile nel 2013 con Paulina García. Questa volta la protagonista è stata una super Julianne Moore, affiancata sul set da John Turturro. Ad arricchire la colonna sonora anche l’intramontabile Gloria di Umberto Tozzi (che quest’anno compie 40 anni!), qui nella versione di Laura Branigan.
Il film
In questo remake, Gloria (Julianne Moore) e donna divorziata dallo spirito libero che vive a Los Angeles. Ama i suoi figli, ormai adulti, ma non è solo una madre e una nonna attenta. Ama ballare nei club per single e, tra un amante all’altro, non smette di credere all’amore. Proprio sulla pista da ballo una sera incontra Arnold (John Turturro), recentemente divorziato: tra i due nasce una passione travolgente che gli farà riscoprire una felicità quasi dimenticata. La sua ex moglie e le figlie, ormai adulte, però, hanno su di lui una presa nociva: il suo cellulare squilla incessantemente e lui non sembra sapersi staccare dal passato. Quella che vivrà con Gloria, sarà una inaspettata storia d’amore piena di gioia ma anche di quelle complicazioni che derivano dall’uscire insieme, dall’identità e dalla famiglia.
L’importanza di ballare da sola
Attingendo energia dal suo nuovo cast e dalle nuove location, Lelio segue Gloria mentre naviga in questa storia d’amore e capisce cosa vuole veramente. E se per il personaggio di Turturro sentiamo una grande simpatia, è quello della Moore che è una vera rivelazione: pur mantenendo la sua grinta e il costante bisogno degli altri, scopre quanto possa essere importante ballare da sola. Gloria è una sofisticata commedia romantica che racconta come l’amore possa arrivare in qualsiasi momento e come le relazioni non sono mai semplici.
Lasciamo ora spazio alle note di Sebastián Lelio suddivise per temi.
Una nuova energia
“Avere l’opportunità di rivisitare i miei materiali, trovare un nuovo mezzo per esaminare i temi universali della storia originale e vederla riprendere forma con un’artista fantastica come Julianne Moore era una tentazione troppo forte ed entusiasmante per me. Gloria Bell è come la cover di una melodia creata insieme, suonata in un momento nuovo, in un nuovo contesto e da una band nuova. Abbiamo fatto del nostro meglio per rendere omaggio alle scoperte e al DNA del film originale. Allo stesso tempo, però, ci siamo messi alla ricerca di nuove tonalità, vibrazioni e gemme preziose“.
Un intenso ritratto femminile
“Gloria Bell è un ritratto femminile molto intenso e incisivo. Vediamo questa donna in ogni ripresa. Ogni singola scena racconta la sua esistenza nel mondo, momento dopo momento. Gloria è una sorta di personaggio secondario nella vita di chi la circonda, e il gioco del film è quello di trasformare quel personaggio secondario in un protagonista assoluto. Abbiamo voluto portare lo spettatore a osservare questa donna da ogni angolo possibile, attraversando tutto lo spettro delle emozioni. Questa insistenza invita (o forza) lo spettatore a mettersi nei panni di Gloria e vivere le sue esperienze dal suo punto di vista. Siccome lo spettatore non smette mai di guardarla, ha l’opportunità di legare profondamente con i suoi sentimenti. Per me, Gloria Bell è un film di sentimenti, quelli di Gloria e i nostri“.
Una nuova (e attualissima) Gloria
“Inoltre, dal 2013 il mondo è cambiato drasticamente: politicamente sembra essersi tornato indietro, perché l’estrema destra è riemersa. Improvvisamente tutto ricomincia a funzionare secondo meccanismi legati alla paura. Le frontiere si chiudono piuttosto che allargarsi per abbracciare la complessità e diversità della vita. Quindi, la storia di una donna che si rifiuta di arrendersi acquista nuova rilevanza, una nuova urgenza. Gloria rivendica il suo diritto di essere vista e ascoltata, il suo accesso al piacere, la sua voglia di continuare a ballare. Come tutti, Gloria viene colpita dal mondo, ma continua a rialzarsi in piedi. Risorge e continua a voler vivere la bellezza della vita. Mi sono ispirato a tutto questo, e questo è il motivo per cui ho deciso di condividere la sua storia: affinché tutte le Glorie del mondo siano viste e ascoltate“.