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Greg Berlanti racconta la ricerca di se stessi in Tuo, Simon

Giovedì 31 maggio arriva al cinema Tuo, Simon, la commedia diretta da Greg Berlanti adattato dal romanzo per giovani adulti di Becky Albertalli dal titolo Non So Chi Sei Ma Io Sono Qui (titolo originale: Simon vs The Homo Sapien’s Agenda). Quella raccontata è una storia divertente e ricca di sentimenti che racconta il processo di maturazione di un ragazzo che attraverso una serie di avventure rocambolesche si innamorerà e riuscirà a trovare se stesso, a rivelare alle persone che più ama la sua vera identità.


Il film

Il sedicenne gay Simon Spier (Nick Robinson) inizia a flirtare online con un suo compagno di classe, la cui identità però resta segreta. Ma quando una delle mail che si scambiano, finisce nelle mani sbagliate, il segreto di Simon rischia di diventare di pubblico dominio. All’improvviso inizia a essere ricattato da Martin, un suo compagno di scuola che cerca di superare i suoi problemi di relazione attraverso un atteggiamento aggressivo. Martin pretende che Simon lo aiuti a conquistare la bella Abby Suso (Alexandra Shipp) e se Simon si rifiuterà di aiutarlo, minaccia di divulgare non solo il suo segreto, ma anche quello di ‘Blue’, lo pseudonimo dietro il quale si nasconde il ragazzo con cui Simon ha intrapreso una fitta corrispondenza.

Mentre lo scambio di mail con Blue diventa sempre più intenso e le minacce di Martin sempre più insistenti, Simon teme che la situazione gli stia sfuggendo di mano. Ora deve trovare un nuovo modo di uscire dalla propria zona di conforto prima di esserne catapultato fuori, senza però perdere i suoi amici, compromettersi e rovinare un’occasione di felicità con un ragazzo di cui non conosce neanche il vero nome.

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Il libro

Tuo, Simon è stato pubblicato nel gennaio 2012, ha vinto il William C. Morris Award come Best Young Adult Debut of the Year ed è entrato a far parte della National Book Award Longlist. Becky Albertalli non avrebbe mai immaginato che il suo libro fosse pubblicato, tantomeno che diventasse un premiato best seller e ora addirittura un film di Hollywood: “non so da dove sia nata l’idea della trama, ma questi personaggi mi ronzavano in testa da tempo. Avevo in mente un ragazzo gay, dai capelli arruffati, con una felpa e un cappuccio, e questo ragazzo alla fine è diventato Simon. Quando ero psicologa, ho lavorato con tanti ragazzi gay o transgender che sono indubbiamente fra le persone più coraggiose che abbia mai incontrato. Ho sempre rispettato la privacy dei miei clienti, evitando di trasformare le loro storie private in fiction, ma inevitabilmente hanno costituito, per me, una grande fonte di ispirazione”.

La regia

E’ stata un’esperienza molto importante e molto divertente – spiega il regista Greg Berlanti – anche io ero un ragazzo gay che si teneva tutto per sé, quando ero a scuola, quindi il film significa molto per me.  Nel corso degli anni ho lavorato in molti film ambientati nelle scuole, ma volevo farne uno sui momenti topici all’interno di un liceo, a prescindere dal tema della sessualità. Sono stato contento di aver lavorato in un film visto dall’ottica di un ragazzo gay che ha il problema di uscire allo scoperto, un tema con cui chiunque si può identificare. Questa storia ricorda a tutti, etero e gay, di come erano a scuola, prima di diventare consapevoli di se stessi.  Di cosa significa innamorarsi per la prima volta, di come si cerca di proteggere la propria privacy, di cosa significa avere gli amici del cuore e una famiglia che qualche volta è un po’ troppo presente”.

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Il protagonista

Ad interpretare Simon è l’astro nascente Nick Robinson: “il film è incentrato intorno al protagonista, sulla sua voce e il suo punto di vista del mondo. Sulla sua sensibilità comica. Penso che sia questo a renderlo unico nel suo genere. Non è palesemente un film gay: parla di un ragazzo che attraversa un momento particolare, che cerca di trovare il suo posto nel mondo, cosa non facile. Tutto questo è complicato dal fatto che sta cercando di comprendere la propria sessualità. Ma è anche molto divertente perché Simon riesce a trasformare le situazioni più deprimenti in momenti comici. È un punto di vista del film estremamente accattivante”.

“Non è mai troppo presto per essere chi sei veramente”.

Greg Berlanti

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