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Il Capitano Dei Ghiacci, la storia di Arnaldo Berni in prima tv

Lunedì 30 settembre, in prima visione su History (in esclusiva su Sky al canale 407), alle 21.50 andrà in onda Il Capitano Dei Ghiacci, il documentario diretto da Matteo Raffaelli incentrato sulla figura di Arnaldo Berni, il “Capitano”, che 101 anni fa moriva in un tunnel sul fronte più elevato della Grande Guerra.

Una storia finalmente raccontata

“I giornalisti non arrivano fino a noi e così le gesta dei nostri soldati che qui hanno veramente del prodigioso non vengono raccontate e si perdono”.

Parole di Arnaldo Berni, il disperso più cercato della storia, il simbolo di una guerra che si è giocata ad alta quota con la battaglia più alta che si ricordi. Una storia che oggi – grazie ad un dispiegamento di forze che ha coinvolto anche il Corpo degli Alpini e riprese che hanno toccato la quota di 3.700 metri di altezza, in un arco di tempo di circa 12 me-si – a distanza di oltre un secolo viene finalmente raccontata con immagini mai viste e testimonianze.

La Grande Guerra

Le tremende condizioni di vita in montagna: freddo, ghiaccio e cecchini invisibili. L’attacco nemico. E la morte di un ufficiale. Sembra una delle tante, troppe storie tragiche che hanno costellato il conflitto bellico sul fronte italo-austriaco dal 1915 al 1918. Eppure questa storia, la storia di Arnaldo Berni, capitano degli Alpini, è differente. E prosegue ancora oggi.

Arnaldo Berni

Arnaldo Berni

Il Capitano Berni

Arnaldo Berni, ufficiale della 307 Compagnia Battaglione Skiatori Monte Ortler, cadde in battaglia il 3 settembre 1918: aveva soli 24 anni. Con i suoi uomini stava difendendo la posizione di Cima San Matteo, a ben 3.680 metri di altezza, che aveva strappato alle forze austro-ungariche alcune settimane prima, il 18 agosto. Ai primi di settembre le truppe nemiche contrattaccarono violentemente, sottoponendo i soldati italiani ad una pioggia di fuoco impressionante. Berni morì e il suo corpo non venne trovato, rimanendo probabil-mente sepolto sotto i ghiacci.

La spedizione di Bepi Magrin

Le ricerche del corpo iniziarono subito dopo la battaglia, ma non portarono ad alcun esito. Alcune persone non hanno desistito dal cercarlo. Una di queste è il tenente colonnello in pensione, guida alpina militare ed esperto di guerra Bepi Magrin (foto copertina), da quarant’anni impegnato a ricostruire le ultime ore del Berni e a trovare il luogo che ne potrebbe nascondere i resti. Ex ufficiale, alpinista e istruttore a sua volta di alpinismo, consulente del Ministero della Difesa per la bonifica delle aree montane dai residuati bellici, Magrin accompagna lo spettatore di History sulle tracce del capitano Berni. Infatti lo scioglimento dei ghiacci, determinato dal riscaldamento globale, potrebbe portare alla luce segreti custoditi tra le montagne che furono teatro di quella battaglia. Due spedizioni sulla vetta del ghiacciaio dei Forni, il più grande d’Italia, ci portano nei luoghi impervi dove gli alpini conquistarono il San Matteo per poi riperderlo. Con l’intento di fare luce sulle molte domande ancora aperte a cento anni dall’inizio delle ricerche, l’esercito italiano e il Corpo degli alpini con Bepi Magrin hanno organizzato una missione ufficiale in quei luoghi per raccogliere ulteriori informazioni sul capitano degli Alpini.

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Immagini mai viste prima

Ne Il Capitano Dei Ghiacci filmati rari provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà e immagini inedite del ritrovamento di corpi di soldati ormai mummificati raccontano un capitolo sensazionale della cosiddetta Guerra Bianca, la guerra in alta quota che fu una prero-gativa italo-austriaca, unica nella storia militare di tutti i tempi.

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