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Il grande Leo Nucci è il Nabucco di Giuseppe Verdi

Con il grande Leo Nucci protagonista, il Nabucco dell’Opéra Royal de Wallonie di Liegi il 4 marzo sarà protagonista delle matinée di sette sale The Space Cinema: Cerro Maggiore, Corciano, Moderno Roma, Parco de’ Medici Roma, Quartucciu (CA), Trieste, Vimercate (MB).


Il celebre baritono Leo Nucci, con i suoi cinquantun anni di carriera, interpreta magnificamente il ruolo del titolo, accompagnato dal soprano Virginia Tola nei panni di Abigaille, in questo inno verdiano all’indipendenza dei popoli che esprime la sofferenza che nasce dai sistemi di oppressione.

Il genio di Giuseppe Verdi risiede nella meravigliosa tensione drammatica che sottende le sue opere e nell’irresistibile bellezza delle sue melodie. Nabucco, raccontando un celebre episodio biblico, esprime le rivendicazioni di indipendenza del popolo italiano, sottoposto troppo a lungo al dominio straniero. Dietro le passioni umane espresse dalle magnifiche arie troviamo un coro superbo: la popolazione ebraica che canta la sua nostalgia per la patria.

© Lorraine Wauters -Opéra Royal de Wallonie

© Lorraine Wauters -Opéra Royal de Wallonie

Va Pensiero, una melodia semplice e pura per eccellenza, è diventata, già dalla première dell’opera, un simbolo di unità della popolazione italiana. Oggi, questo inno nazionale alternativo ha attraversato i confini ed esprime la sofferenza che nasce dai sistemi di oppressione. L’opera andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il 9 marzo 1842 con un successo tale da venire ripresa settantacinque volte solo alla Scala entro la fine dell’anno.

Il grande Leo Nucci interpreta un ruolo che lui stesso definisce importante per i baritoni, che prima di allora erano considerati solo in contrapposizione ai tenori e vengono invece portati da Verdi a essere protagonisti e arricchire la loro tavolozza di colori.

© Lorraine Wauters -Opéra Royal de Wallonie

© Lorraine Wauters -Opéra Royal de Wallonie

Particolarmente emozionante è il momento in cui il Nabucco di Leo Nucci perde la ragione, mentre Virginia Tola incanta con una voce potente nei panni di Abigaille. Il direttore Paolo Arrivabeni sale per la prima volta sul podio di Liegi per questa co-produzione tra Israeli Opera di Tel Aviv e Opéra Royal de Wallonie di Liegi con la regia di Stefano Mazzonis di Pralafera che mantiene un’ambientazione classica introducendo nello stesso tempo dei forti elementi simbolici.

 

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