como nossos pais

Il tema dell’identità al centro del Bari Brasil Film Fest

Storie di singoli, emblema di una collettività complessa e paradigma di mutamenti sociali, ma anche storie di battaglie per la libertà degli individui: si muove lungo questi due assi principali la proposta di quest’anno del Bari Brasil Film Fest, organizzato e promosso dall’associazione culturale Abaporu con la direzione artistica di Vanessa Mastrocessario Silva. Dopo le fortunate prime due edizioni, torna dal 5 al 16 ottobre a Bari e il 20 e 21 ottobre nuovamente a Matera, in collaborazione con il Comune e con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Cinema quindi, ma anche musica e attività per i bambini in questa terza edizione che sceglie come luoghi a Bari il Cineporto, la Multisala Showville, il Bilabì, il laboratorio urbano Officina degli Esordi dove il Get proporrà un laboratorio per la realizzazione di cartoni animati, l’Accademia del Cinema Ragazzi Enziteto e a Matera, il cinema Piccolo.

"Antes Que"

“Antes Que”

Ad aprire il festival, un evento prologo speciale venerdì 5 ottobre alle 20.30 al Cineporto di Bari, dove sarà proiettato il documentario Cinema Novo di Eryk Rocha, indagine saggio poetico che esplora uno dei più importanti movimenti cinematografici dell’America Latina, attraverso le testimonianze e le versioni dei suoi principali protagonisti, scandite da brani tratti dalle più significative opere del Cinema Novo. Il film ha vinto l’Oeil d’or, premio al miglior documentario, a Cannes 2016, sezione Classics. Seguendo il suo obiettivo principale, il festival rinnova quindi il suo impegno raccontare un Brasile lontano da quello stereotipato e più conosciuto, utilizzando il linguaggio di un cinema libero, ricco di sfumature espressive e tematiche, che attinge alle radici della cultura brasiliana senza restarne imprigionato e al tempo stesso traendo spunti mai banali dal cinema contemporaneo che arriva dall’Europa e dagli Stati Uniti.

Mercati globali in cui contemporaneamente si fanno via via strada autori e opere brasiliane che trovano sempre più pubblico e mercati. In particolare, “quest’anno il filo che collega la scelta dei film è l’identità, intesa non soltanto come l’identità di un popolo, ma anche di un genere o individuo. Tema di grande attualità in Europa, può offrire tanti spunti di riflessione in un momento in cui i grandi flussi migratori stanno cambiando la composizione della popolazione europea. In un certo modo, i film selezionati portano a confrontarci con l’esperienza brasiliana e la sua “contaminazione” tra le diverse culture che ne hanno formato le basi, sin dalla sua origine” spiega la direttrice Vanessa Mastrocessario Silva.

"Bingo"

“Bingo”

Le fa eco Gianpaolo Camaggio, vice presidente dell’associazione Abaporu che, circa la collaborazione con Matera, precisa che: “in un’ottica di continuo e costante confronto con i territori e con uno spirito in questo tutto brasiliano, stiamo proseguendo il dialogo con la Capitale europea della cultura 2019 al fine di confermare come naturale sede del nostro evento le due regioni (Puglia e Basilicata) che pur avendo caratteristiche peculiari sono prossime, non solo per geografia, ma anche per una spiccata sensibilità ed interesse dei propri abitanti verso culture lontane e diverse dalla nostra”.

Programma completo QUI

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