Incroci Sentimentali 0

Juliette Binoche e Vincent Lindon vittime degli Incroci Sentimentali di Claire Denis

Dopo aver entusiasmato pubblico e giuria dell’ultimo Festival di Berlino, dove la regista Claire Denis ha vinto l’Orso d’Argento, giovedì 17 novembre arriva nelle sale italiane Incroci Sentimentali, il film con protagonisti Juliette BinocheVincent Lindon Grégoire Colin. I tre formano il triangolo amoroso tratto dal romanzo Un tournant de la vie di Christine Angot, anche autrice della sceneggiatura assieme alla regista.

Il film

Parigi, inverno. Sara (Juliette Binoche) e Jean (Vincent Lindon) si amano. Convivono da diversi anni. Il loro amore li rende felici, forti. Si fidano reciprocamente e il loro desiderio non si è mai spento. Una mattina (per caso?) Sara incontra François (Grégoire Colin), colui che le ha presentato Jean. Proprio il François che ha lasciato senza alcuna esitazione per stare con Jean.

Claire Denis racconta…

“È una storia semplice: Sara e Jean convivono come coppia. Un giorno, per caso, Sara vede François, un ex. Ma sia nel romanzo di Christine che nel film, la semplicità è ingannevole. È un modo per sventare i cliché sui modelli comportamentali che conosciamo tutti: il ménage à trois, la donna divisa tra due uomini che ne soffre, ecc. Con Christine non c’era il rischio di cadere in queste convenzioni. È una linea sottile, e il film è questa linea, un atto di equilibrio, una passeggiata sul filo del rasoio. Per me la sceneggiatura è come argilla che viene modellata a poco a poco. Dalla nebbia si cominciano a intravedere le sagome, che iniziano a muoversi, a parlare, a prendere forma…”.

Incroci Sentimentali

“Un film è come una casa. Per il modo in cui ho costruito questa casa in particolare, non ho avuto bisogno di aggiungere stanze in più per renderla vivibile. La trama dei personaggi non è nelle loro biografie. È nel momento. Il loro presente fugace – pochi giorni a Parigi in inverno – è sufficiente a creare la tempesta di sentimenti che li lascerà devastati. È anche per questo che ci sono poche scene all’aperto. La loro interiorità stessa funge da esteriorità leggermente misteriosa. Sono come alieni, teletrasportati al di fuori dalle loro abitudini”.

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