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La California, nel film di Cinzia Bomoll la storia del doppio che è in ognuno di noi

Presentato nella sezione Freestyle alla 17a edizione della Festa del Cinema di Roma, dal 24 novembre arriva al cinema La California, il film diretto da Cinzia Bomoll scritto dalla regista con Piera Degli Esposti Christian Poli, vede proprio la compianta attrice bolognese nelle vesti di voce narrante. La California è interpretato da un nutrito numero di attori e personaggi della musica, da Silvia e Giulia Provvedi (per la prima volta sullo schermo), Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Andrea Roncato, Alfredo Castro (attore feticcio di Pablo Larraín) Riccardo Frascari, Enrico Salimbeni, Andrea Montovoli, Lorenzo Ansaloni, Angela Baraldi, Stefano Pesce, Stefano Fregni, Vito Stefano Bicocchi, Paola Lavini e vede la partecipazione straordinaria di Nina Zilli e un cameo di Andrea Mingardi. 

 

Il film

Per diventare la donna che vorresti, qualche volta devi metterti nei panni del tuo perfetto opposto. Anche se è la persona che hai più cara al mondo, dovrai sfidarla. Se poi per cornice c’è una provincia chiamata per ironia della sorte La California, sarà facile che i suoi abitanti “di frontiera” si intreccino con la tua vita, e te la salvino. Una storia di formazione, con elementi thriller, si muove in una provincia emiliana talmente genuina da rendere “brillante” anche una storia nera. Chi era realmente Ester (Giulia e Silvia Provvedi)? La verità si cela dietro a un fatto di cronaca di provincia, dove il suicidio della ragazza viene dato per scontato. La tenacia della gemella, con la collaborazione di chi nel paese de La California ha sempre lottato per la giustizia, porterà alla rivelazione dei fatti reali. Il futuro sarà un posto migliore dove tornare tutti “a respirare”, grazie alla solidarietà della piccola comunità.

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Cinzia Bomoll racconta…

““Sono entrata in questa storia subito perché ho sempre desiderato essere due”. Questa frase di Piera Degli Esposti, anche co-sceneggiatrice, riassume il senso di questo film. La storia delle gemelle protagoniste, è metaforicamente anche la storia del doppio che è in ognuno di noi. Diventando donne, una delle due svanisce, come spesso succede alla parte più nera dell’anima. L’espediente thriller di come ciò avviene rientra nella trama insieme ai ritratti grotteschi della piccola comunità di una provincia di frontiera che esiste davvero e che ha un nome che sembra una promessa: La California. In quel nome c’è anche il desiderio di andare via da una periferia del mondo che sembra non dare via di scampo. Nella sua distesa di terra sconfinata (in gergo emiliano chiamata metaforicamente da inizio ‘900 “La California”) sembra non succedere mai nulla, ma in realtà può succedere di tutto. Ed è ciò che avviene in questo film. Si sa che tutte le province del mondo si somigliano, e da qui l’universalità della trama, che potrebbe essere ambientata ovunque. Il film possiede anche note leggere, perché come succede spesso nella provincia emiliana, che ben conosco, si ha la capacità di esorcizzare sorridendo anche il momento più drammatico, premeditando una liberazione e un riscatto personale”.

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