Masahisa Fukase (Hokkaido, Giappone, 1934-2012)
Nayoro, 1978
Stampa originale ai sali d’argento
Vintage gelatin silver print
42,5 × 55 cm
© Masahisa Fukase Archives

La Forza Delle Immagini, al MAST la mostra di fotografia industriale

Masahisa Fukase (Hokkaido, Giappone, 1934-2012) Nayoro, 1978 Stampa originale ai sali d’argento Vintage gelatin silver print 42,5 × 55 cm © Masahisa Fukase Archives

Curata da Urs Stahel, dal 3 maggio al 24 settembre, la Fondazione MAST di Bologna presenta La Forza Delle Immagini, una nuova mostra tratta dalla propria collezione di fotografia industriale. Sessanta autori dagli anni venti a oggi mostrano con oltre cento opere – alcune costituite da decine di scatti –  il dirompente potere espressivo del linguaggio fotografico nei suoi molteplici significati.

Rudolf Holtappel (Münster, Germania, 1923 – Duisburg, Germania, 2013) Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse con stabilimento metallurgico August Thyssen, 1968 Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse with August Thyssen Plant, 1968 Stampa ai sali d’argento Gelatin silver print 29,1 × 37,8 cm Estate of the Artist

Rudolf Holtappel (Münster, Germania, 1923 – Duisburg, Germania, 2013)
Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse con stabilimento metallurgico
August Thyssen, 1968
Duisburg Bruckhausen, Ebertstrasse with August Thyssen Plant, 1968
Stampa ai sali d’argento
Gelatin silver print
29,1 × 37,8 cm
Estate of the Artist

Il percorso espositivo intende mettere in luce tutte le fotografie, impiegarle attivamente, facendo interagire le foto tra loro, giustapponendole per sviluppare una nuova forma di narrazione, più ricca, multiforme ed enigmatica. Davanti ai nostri occhi sfila un tripudio di immagini, un’epopea visiva, una danza di visioni del mondo del lavoro, una pletora di impressioni dell’industria pesante e di quella meccanica, della digitalizzazione, della società usa e getta.

Jim Goldberg (New Haven, USA, 1953) Mezzogiorno di fuoco, discarica di Dhaka, Bangladesh, dalla serie “Open See”, 2007 High Noon, Dhaka Dump, Bangladesh, from the series “Open See”, 2007 226,1 × 276,9 cm © Jim Goldberg Courtesy of the artist, Pace/MacGill Gallery (NY), and Casemore Kirkeby (SF)

Jim Goldberg (New Haven, USA, 1953)
Mezzogiorno di fuoco, discarica di Dhaka, Bangladesh, dalla serie “Open
See”, 2007
High Noon, Dhaka Dump, Bangladesh, from the series “Open See”, 2007
226,1 × 276,9 cm
© Jim Goldberg
Courtesy of the artist, Pace/MacGill Gallery (NY), and Casemore Kirkeby
(SF)

Lo sguardo di oltre sessanta fotografi ci guida attraverso ambienti, zone, settori diversi, nell’universo dell’industria e del lavoro, in regni che vengono raccontati, spiegati, che ci colpiscono anche emotivamente, rivelando nuove modalità di visione in un gioco di contrasti: similitudine, sdoppiamento, evidenza e impenetrabilità, pesantezza e lievità, pieno e vuoto, energia ed euforia contrapposte alla malinconia, alla tristezza, al mistero, in un mondo estremamente ricco di immagini com’è quello degli oggetti, del lavoro, dell’industria e della tecnica nella nostra società.

Edgar Martins (Évora, Portogallo, 1977) Centrale elettrica Alto Rabagão: barra collettrice (vista dalla sala macchine), 2011 Alto Rabagão power station: busbar shaft (view from the machine hall), 2011 C-print montata su alluminio C-print mounted on aluminium 120 × 150 cm The Time Machine © Edgar Martins

Edgar Martins (Évora, Portogallo, 1977)
Centrale elettrica Alto Rabagão: barra collettrice (vista dalla sala macchine),
2011
Alto Rabagão power station: busbar shaft (view from the machine hall), 2011
C-print montata su alluminio
C-print mounted on aluminium
120 × 150 cm
The Time Machine © Edgar Martins

L’universo iconografico dell’industria e del lavoro, della fabbrica e della società cui questa mostra dà vita è permeato dall’idea della pluridimensionalità: molti livelli diversi, sentieri, linee temporali, atmosfere che corrono parallele o si incrociano. Per i surrealisti, la sfida consisteva nel sovvertire le immagini per cambiare le forme espressive. Ma è altrettanto fondamentale sovvertire mediante le immagini, vale a dire portare lo scompiglio tra i fatti della realtà. “È grazie alla forza delle immagini”, scriveva André Breton, “che col tempo potranno compiersi le vere rivoluzioni”. Viviamo in un mondo che lo dimostra quotidianamente. Il nostro obiettivo non è certo la rivoluzione: ma vogliamo comporre un’epopea, accendere un fuoco d’artificio di immagini, e farlo con le fotografie della collezione MAST.

James Mudd, (Halifax, United Kingdom, 1821 / Bowdon, United Kingdom, 1906) Locomotiva a vapore, 1880 c. Steam Locomotive, c. 1880 Stampa al carbone Mammoth Carbon Print 83,8 × 121,3 cm (33 × 47 3/4 in.) © Courtesy Roland Belgrave Vintage Photography Ltd

James Mudd, (Halifax, United Kingdom, 1821 / Bowdon, United Kingdom, 1906)
Locomotiva a vapore, 1880 c.
Steam Locomotive, c. 1880
Stampa al carbone
Mammoth Carbon Print
83,8 × 121,3 cm (33 × 47 3/4 in.)
© Courtesy Roland Belgrave Vintage Photography Ltd

La mostra propone le opere di fotografi e artisti tra cui Berenice Abbott, Richard Avedon, Margaret Bourke-White, Thomas Demand, Simone Demandt, Jim Goldberg, Hiroko Komatsu, Germaine Krull, Catherine Leutenegger, Edgar Martins, Rémy Markowitsch, Richards Misrach, Jules Spinatsch, Edward Steichen, Thomas Struth, Shomei Tomatsu, Marion Post Wolcott e molti altri.

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