L'Ultimo Viaggio 0 ©Syrreal EntertainmentTobis Film (9)

La presenza del passato ne L’Ultimo Viaggio di Nick Backer Monteys

Il prossimo 29 marzo esce al cinema L’Ultimo Viaggio, il film diretto da Nick Baker Monteys con Jürgen Prochnow, Petra Schmidt-Schaller, Tambet Tuisk e Suzanne Von Borsody. Un’opera che narra di una storia coraggiosa e di umanità vera, dai contenuti universali che portano il cinema in territori sconosciuti.


Eduard (Jürgen Prochnow) ha la barba bianca, il passo incerto e la schiena un po’ ricurva. Porta il peso dei suoi 92 anni, ma anche quello di un passato denso di ricordi ed emozioni che il suo volto segnato lasciano trasparire ma il suo atteggiamento scorbutico e distaccato non lasciano penetrare. Un passato che riemerge prepotente alla morte della moglie e di cui la figlia Uli (Suzanne Von Borsody), – una donna un po’ nevrotica che già pensa di metterlo in una casa di riposo-, e la nipote Adele (Petra Schmidt-Schaller), – una ragazza che vive alla giornata totalmente disinteressata alle storie del passato-, non sembrano essere a conoscenza. Eduard, invece, a dispetto di tutti è una forza della natura: ora può finalmente ricomporre il puzzle del suo passato e mettere in ordine i ricordi che lo hanno accompagnato e tormentato per una vita intera.

Con un cappello da cosacco estratto da un vecchio baule e una valigia con poche cose dentro, non esita a salire su un treno diretto a Kiev, in Ucraina, lasciando alla figlia Uli giusto un biglietto con un rapido saluto. Uli ha solo il tempo di allertare Adele, che lavora in un bar nei pressi della stazione, per farla correre alla ricerca del nonno e convincerlo a scendere dal treno. Ma il vecchio Eduard non ha alcuna intenzione di essere dissuaso dai suoi piani e Adele si ritrova, suo malgrado, in partenza per un lungo viaggio nei ricordi personali del nonno, ma anche nella Storia. Un viaggio inaspettato e pieno di sorprese che, sullo sfondo della guerra civile Ucraina del 2014, porterà Eduard a riconciliarsi con il suo passato e Adele a capire quanto sia importante, per la propria identità, conoscere e accettare le proprie radici.

©Syrreal EntertainmentTobis Film

Jürgen Prochnow ©Syrreal EntertainmentTobis Film

Il regista Nick Backer Monteys racconta:

L’Ultimo Viaggio non è la storia del viaggio di un eroe ma piuttosto quello di un antieroe. Del resto, come potrebbe essere altrimenti quando il protagonista è un ex ufficiale della Wehrmacht? Eduard Leander è uno degli ultimi della sua specie, è parte di una generazione che si sta estinguendo. Il punto non è riaprire vecchie ferite, ma riconoscere e capire il significato della Seconda Guerra Mondiale per la generazione di oggi. Come conviviamo con il passato tedesco? Non ha significato per noi perché non vi abbiamo preso parte, o in realtà il passato ci influenza più di quanto pensiamo?”.

I sentimenti di colpa Eduard, il rimorso e la sua incapacità di articolarli non ha soltanto condizionato gli ultimi 70 anni della sua vita, ma anche quello della sua famiglia. Questo uomo colpevole, traumatizzato, che si è innamorato durante la guerra, non è più stato in grado di amare in seguito, nemmeno la sua stessa famiglia. Gli sono rimaste profonde cicatrici mentali che hanno avuto ripercussioni anche sulla generazione successiva. Forse la domanda più importante che la nostra storia alla fine solleva è la seguente: può Adele rompere il cerchio? O resterà prigioniera del passato, proprio come è accaduto a sua madre e a suo nonno?”.

Petra Schmidt-Schaller ©Syrreal EntertainmentTobis Film

Petra Schmidt-Schaller ©Syrreal EntertainmentTobis Film

L’Ultimo Viaggio è un road-movie intenso e articolato dove passato e presente si intrecciano lungo il percorso della memoria e della ricerca della propria identità. Un racconto personale e, al tempo stesso, un confronto tra generazioni per ritrovare, o scoprire, un passato che per gli anziani è doloroso e per i giovani sconosciuto. Un film autentico e toccante che non solo affronta un capitolo oscuro della storia tedesco-sovietica con uno sguardo parallelo alla recente guerra civile in Ucraina ma, attraverso un viaggio inaspettato, pone anche l’attenzione emotiva sul rapporto tra un nonno e sua nipote e su di un legame che si è sviluppato tardi, ma forse non ancora del tutto.

“Perchè siamo, chi siamo? Quanto conosciamo veramente dei nostri padri, dei nostri nonni, delle loro sofferenze, delle loro battaglie, dei loro amori?”.

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