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L’Effetto Acquatico di Sólveig Anspach: quando l’amore nuota

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Premio SACD nella sezione Quinzaine all’ultimo Festival di Cannes, dal 30 agosto è nei nostri cinema L’Effetto Acquatico – Un Colpo di Fulmine a Prima Svista, il film diretto da Sólveig Anspach con la collaborazione di Jean-Luc Gaget. Una storia d’amore e d’acqua con protagonisti Florence Loiret e Samir Guesmi.


Samir (Samir Guesmi), un operatore di gru quarantenne, alto e allampanato di Montreuil, nella periferia di Parigi, si innamora di Agathe (Florence Loiret). Quando scopre che Agathe è un’istruttrice di nuoto presso una piscina locale e, non riuscendo a concepire un piano più astuto, Samir decide di prendere lezioni di nuoto da lei, anche se sa già nuotare alla perfezione.

Le sue bugie reggeranno solo per tre lezioni, e Agathe non sopporta i bugiardi. La verità viene a galla e Agathe si infuria con lui. Ma la storia non finisce qui. Agathe parte per l’Islanda per un viaggio di lavoro, mettendo un oceano tra lei e Samir, ma non ha fatto i conti con i suoi sentimenti e la sua testardaggine.

Samir (©ElsaPalito)

Samir Guesmi (©ElsaPalito)

Ripercorriamo insieme le note di regia di Sólveig Anspach.

Durante la prima stesura della sceneggiatura, l’idea era quella che il film ci avrebbe trasportati da un mondo acquatico ad opera dell’uomo, rappresentato dalla piscina di Montreuil, nella periferia parigina, a un mondo acquatico selvaggio, rappresentato dalle piscine termali islandesi“.

“Volevamo che la transizione dall’universo fatto dall’uomo a quello spontaneo islandese sottolineasse il passaggio dei due protagonisti a uno stato di innamoramento. Mentre lavoravamo a questo film, io e lo sceneggiatore Jean Luc Gaget abbiamo scoperto il film La Ragazza del Bagno Pubblico di Jerzy Skolimowski (1970) e ce ne siamo innamorati. È partito tutto da qui“.

Samir e Agathe (©ElsaPalito)

Samir e Agathe (©ElsaPalito)

Il film, ambientato in una piscina, affronta lo stato di agitazione che a volte si prova in questi ‘luoghi d’acqua’. Era proprio questa agitazione che ci interessava esplorare con il film, perché le piscine sono posti molto particolari, luoghi senza tempo che mettono insieme persone molto diverse tra loro, le cui motivazioni possono sembrare misteriose”.

La voluttà dell’acqua, l’umidità che penetra, i pavimenti scivolosi, quel torpore difficile da descrivere, i rituali sempre uguali a sé stessi: le piscine riescono a esercitare uno strano effetto su alcuni di noi. In piscina ci si va soprattutto per nuotare, ma poi lì si trovano desideri meno semplici da ammettere a sé stessi. È uno spazio nel quale le lotte di potere avvengono senza alcun sotterfugio, uno spazio nel quale è possibile sentire l’eco del mondo moderno“.

©Ex-nihilo_zik-zak-filmworks

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Seguendo i due personaggi e la loro ricerca dell’amore appassionato, volevamo delineare il ritratto di una tribù strana, ben nota e spesso divertente: quella degli istruttori di nuoto. Volevamo fondere la satira con la commedia romantica e raggiungere l’armonia tra due fonti d’ispirazione spesso contraddittorie e talvolta dissonanti. Naturalmente, come avviene per la cucina e l’amore, sono le dosi la chiave di tutto“.

“Le piscine sono luoghi molto democratici, perché i simboli di appartenenza, sociali o religiosi che siano, scompaiono dietro a un costume aderente”.

Sólveig Anspach

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