(Foto di Duccio Giordano)

Luca Zingaretti, il Commissario Montalbano di Andrea Camilleri arriva al cinema

(Foto di Duccio Giordano)

Tratto dai racconti Salvo Amato… Livia Mia Il Vecchio Ladro di Andrea Camilleri (editi da Sellerio Editore) – in attesa del doppio grande appuntamento televisivo (il 9 e il 16 marzo) – il Commissario Montalbano interpretato da Luca Zingaretti solo dal 24 al 26 febbraio arriva per la prima volta al cinema per un evento straordinario in anteprima assoluta, ovvero l’episodio Salvo Amato…Livia Mia (elenco sale su NexoDigital.it).

Salvo Amato…Livia Mia

Il cadavere di Agata Cosentino (Federica De Benedittis) viene ritrovato in un corridoio dell’archivio comunale. Si tratta forse una violenza sessuale degenerata in omicidio, ma questa ipotesi non convince Montalbano (Luca Zingaretti), che inizia la sua indagine partendo dalla vittima. Il commissario scopre subito che la povera Agata era una cara amica di Livia (Sonia Bergamasco) che l’aveva conosciuta a Genova, dove la ragazza aveva lavorato per un paio d’anni prima di ritrasferirsi di nuovo a Vigàta, assunta all’archivio comunale. Agata, timida e riservata, concedeva la sua amicizia e il suo amore a poche persone. E su quelle si concentra l’indagine di Montalbano, perché gli è presto chiaro che a uccidere Agata è stato qualcuno che le era molto vicino.

Commissario Montalbano 1

Foto di Duccio Giordano

Luca Zingaretti racconta…

In questo episodio le indagini del Commissario Montalbano porteranno alla luce la variegata personalità della vittima e le sue molteplici vite. Uno dopo l’altro vari personaggi saranno sospettati dell’omicidio, per poi essere scagionati dalle evidenze, in un gioco di continui colpi di scena. La verità si imporrà alla fine in tutta la sua crudezza. La drammaticità e la leggerezza tipica dei migliori racconti di Camilleri si intrecciano, secondo un codice conosciuto ma ogni volta diverso. E lo sforzo maggiore del mio lavoro di regia è stato quello, nel rispetto dello stile di Alberto Sironi che ha dettato le regole 20 anni fa, di assecondare l’estetica del mondo di Camilleri e della sua capacità di raccontarci il mondo“.

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