La Famiglia Fang 0

Nicole Kidman e Jason Bateman fratelli malinconici ne La Famiglia Fang

Basato sull’omonimo e acclamato romanzo best seller di Kevin Wilson, è dal 1° settembre al cinema La Famiglia Fang, il film adattato per il grande schermo dallo sceneggiatore Premio Oscar David Lindsay-Abaire e diretto da Jason Bateman. Il cast è composto da Nicole Kidman (che lo ha anche prodotto), lo stesso Jason Bateman, Christopher Walken e Maryann Plunkett.


Sebbene vivano ai lati opposti degli Stati Uniti, Annie (Nicole Kidman) e suo fratello Baxter (Jason Bateman) conducono esistenze parallele e altamente problematiche. Annie è un’attrice, che, grazie ad alcuni exploit, di recente è apparsa più sui rotocalchi che sul grande schermo; Baxter, invece, è uno scrittore caduto in disgrazia, finito in ospedale con un trauma cranico mentre era alle prese con il suo ultimo improbabile lavoro da freelance.

A causa di questo incidente, Annie e Baxter sono costretti a tornare a casa dai loro eccentrici genitori, Caleb e Camille Fang (Christopher Walken e Maryann Plunkett al giorno d’oggi, e Kathryn Hahn e Jason Butler Harner nei flashback), per un periodo di convalescenza e riconciliazione. Se Annie e Baxter sono così instabili è perché Caleb e Camille non sono certo genitori qualsiasi, e crescere nella famiglia dei Fang non li ha assolutamente preparati alla vita nel mondo reale.

Nicole Kidman

Nicole Kidman

Profondamente stimati nel mondo dell’arte contemporanea, i Fang sono performer radicali e sovversivi le cui creazioni scioccano e inquietano costantemente il pubblico, deliziando invece gli appassionati di arte. Sin dalla più tenera infanzia, i figli dei Fang sono stati pedine fondamentali nelle opere provocatorie dei loro genitori. A causa di queste esperienze, Annie e Baxter sono cresciuti con un eccesso di stimolazione, ma al contempo una mancanza di stabilità. Non stupisce, quindi, che siano indecisi sul fatto di tornare dai genitori.

Poi, improvvisamente, Caleb e Camille scompaiono, e le prove corroborano la tesi che si tratti di un crimine. La polizia teme il peggio, ma Annie è convinta che si tratti di una nuova performance dei Fang, e che i suoi genitori abbiano finto la propria morte per dare vita all’ennesima bizzarra “opera d’arte”. Mettendo insieme i pezzi del puzzle dei ricordi della loro infanzia targata Fang, i due figlioli ormai cresciuti si mettono alla caccia dei genitori, sperando di scoprire la verità su quanto accaduto al padre e alla madre. Durante la ricerca, potrebbero finire anche per trovare se stessi.

Jason Bateman

Jason Bateman

Esplorando gli instabili legami tra genitori e figli e i confini, sempre labili, tra arte e vita reale, La Famiglia Fang racconta la storia di un’insolita famiglia, imbrigliata in una situazione che potrebbe rappresentare la chiave di volta dei rapporti passati, presenti e futuri tra i suoi membri. Film ravvivato da personaggi e accadimenti divertenti e imprevedibili, ma che getta al contempo le sue fondamenta su sentimenti reali e universali. La pellicola è un racconto saggio e arguto, seppur stravagante, incentrato sul lascito dei genitori ai figli e sul lungo, travagliato e a volte bizzarro percorso che tutti dobbiamo attraversare per scoprire la nostra identità.

L’omonimo romanzo colse il plauso di pubblico e critica quando venne pubblicato, nel 2011. Gli estimatori furono intrigati, divertiti e allo stesso tempo turbati dallo humour arguto, dalla sovversiva tensione drammatica e dall’universo provocatorio e tragicomico del romanzo. Come Hansel e Gretel nella fiaba dei Fratelli Grimm, o Tyltyl e Mytyl nella pièce teatrale di Maeterlinck, L’Uccellino Azzurro, Annie e Baxter sono una trasposizione moderna dei bimbi delle favole in pericolo, impegnati in un viaggio alla scoperta della propria identità in un mondo che diventa sempre più ostile e pericoloso, nei tempi e nei luoghi più inaspettati. Kevin Wilson racconta così il percorso fantasioso ed emotivamente provante dei personaggi nati dalla sua penna: «La casa che trovano è quella della loro infanzia, e ad avere il ruolo della strega sono i loro genitori».

Christopher Walken e Maryann Plunkett

Christopher Walken e Maryann Plunkett

La Famiglia Fang attirò l’attenzione di Nicole Kidman, affascinata dalle qualità cinematografiche del romanzo, fu attratta «dall’aspetto comico del libro, dalle situazioni assurde in cui finiscono i personaggi». Dopo aver letto qualche capitolo, però, si rese conto dei temi più cupi che si celavano dietro la facciata umoristica del romanzo. «Pensai che fosse un’opera coraggiosa; le motivazioni che spingevano i personaggi mi sorpresero e mi turbarono. È questo che conferisce alla storia i suoi colpi di scena. Fui attratta dalle conseguenze logiche ma allo stesso tempo imprevedibili delle azioni di queste persone danneggiate. Ritengo che ci sia qualcosa di importante a livello tematico in ciò che la famiglia Fang rappresenta”. 

Secondo Jason Bateman, il tema delle dinamiche tra figli e genitori al centro della storia è qualcosa di familiare a tutti gli spettatori, che possono così immedesimarsi nella vicenda: «Ad un certo punto nella vita, è inevitabile una transizione nella percezione che si ha dei propri genitori – commenta Bateman – all’inizio sono gli eroi cui si fa riferimento per essere guidati e aiutati; con il passare del tempo si diventa più saggi e cinici, e ci si rende conto di quanto siano umani. Alla fine diventano come dei figli. Ci sono dei momenti nella vita in cui questo cambiamento diventa evidente. Ed è proprio in questo periodo della loro esistenza che si ritrovano i fratelli Fang alla fine della storia».

La famiglia Fang

La famiglia Fang

Nel suo capolavoro risalente al diciannovesimo secolo, Anna Karenina, Tolstoj scriveva: «Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice lo è a suo modo». I Fang – Caleb, Camille, Annie e Baxter – traspongono questa acuta osservazione sulla vita in un contesto moderno. «La Famiglia Fang è incentrato sui rapporti umani, quel delicatissimo equilibrio che può andare alla deriva facilmente – aggiunge Nicole Kidmannon tratta solamente di genitori, figli ed arte: parla di tutti noi. È un racconto che serve da monito riguardo ai danni che possiamo infliggere alle persone che amiamo».

Come suggerisce il provocatorio titolo in inglese – fang significa zanna – le relazioni interpersonali hanno mordente. Il modo in cui curiamo le nostre ferite, però, è una testimonianza della nostra umanità.

“Nel mondo dei social media e dei selfie, che vede una presenza sempre più marcata del narcisismo nella nostra cultura, la vicenda dei Fang serve da monito”.

Nicole Kidman

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