Questi Giorni 0

Nulla accade e tutto cambia in Questi Giorni di Giuseppe Piccioni

Le giovani Marta Gastini, Laura Adriani, Maria Roveran e Caterina Le Caselle sono le protagoniste di Questi Giorni, il terzo film italiano, diretto da Giuseppe Piccioni, che verrà presentato oggi in Concorso alla 73. Mostra Cinematografica di Venezia e che arriverà al cinema il prossimo 15 settembre. Sullo schermo (nel cast anche Margherita Buy e Filippo Timi), viene raccontata la storia di un gruppo di ragazze di provincia in età universitaria, l’età in cui le scelte sul futuro si fanno pressanti, difficilmente rinviabili.


Una città della provincia italiana. Tra le vecchie mura, nelle scorribande notturne sul lungomare, nell’incanto di un temporaneo sconfinamento nella natura, si consumano i riti quotidiani e le aspettative di quattro ragazze la cui amicizia non nasce da passioni travolgenti, interessi comuni o grandi ideali.

Ad unirle non sono le affinità ma le abitudini, gli entusiasmi occasionali, i contrasti inoffensivi, i sentimenti coltivati in segreto. Il loro legame è tuttavia unico e irripetibile come possono essere unici e irripetibili i giorni del viaggio che compiono insieme a Belgrado, dove troveranno una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro.

Le protagoniste di "Questi Giorni"

Le protagoniste di “Questi Giorni”

Cos’è quell’illusione di eternità che minaccia di interrompersi proprio quando il futuro sembra comunque essere carico di promesse? Perché un viaggio intrapreso per suggellare il legame di un’amicizia crea invece un’incrinatura insanabile nell’equilibrio incerto della vita quotidiana del gruppo?

È da queste due domande che Giuseppe Piccioni ha cercato di rispondere con Questi Giorni, una pellicola che si identifica totalmente con le quattro ragazze protagoniste. I loro legami crescono ed evolvono senza troppi avvenimenti: “non volevo fatti eclatanti o situazioni estreme da raccontare, insomma non una storia troppo premeditata”.

Margherita Buy

Margherita Buy

Nella parte inziale il tempo viene scandito dalla ripetizione, dalla frammentarietà episodica, dalla somma di vicende  di vita ordinarie, nella somiglianza dei minuti, delle esperienze. Nel viaggio, per quanto breve, si ha la sensazione di un’idea diversa della durata, che il tempo sia interamente vissuto.

Dovevo stare semplicemente vicino a queste ragazze – continua Piccionidovevo filmare qualcosa che non è solo nella storia e raccontare anche quel senso fisico dell’esistenza tipico di quell’età, quell’energia, quel dispendio senza riserve o cautele”.

Marta Gastini, Laura Adriani, Maria Roveran e Caterina Le Caselle

Marta Gastini, Laura Adriani, Maria Roveran e Caterina Le Caselle

In questo senso il paesaggiointerviene in maniera non descrittiva e la natura  è solo compagna di quei gesti, di quelle parole, di quelle vicende, della fiammata improvvisa che nell’arco di pochi giorni vissuti intensamente diventa rapidamente ricordo, un’occasione mancata, un gesto che si è perso da qualche parte, anche se bisogna andare avanti, sempre”.

“Se qualcuno ci avesse detto, in quei giorni,
che quelli erano i nostri giorni, irripetibili,
e che eravamo dentro un’eterna promessa
che il tempo vissuto dopo non avrebbe mantenuto, noi non gli avremmo creduto,
avremmo pensato che invece il nostro tempo
fosse ancora davanti a noi,
che il meglio dovesse ancora venire…”. 

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