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Nymphomaniac Volume I, quando il sesso va oltre…

Nymphomaniac è certamente uno dei film più attesi del 2014: chiacchierato, censurato, osannato. L’ultima fatica del “terribile” regista danese Lars Von Trier arriverà stasera nelle sale italiane e porterà, come ovvio, un seguito di scandali e facili polemiche. L’estrema lunghezza ha richiesto che il film fosse diviso in due parti, Volume I (quello che si vedrà da stasera) e il Volume II che sarà proiettato dal 24 aprile.

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Nymphomaniac è la storia di Joe (Charlotte Gainsbourg), una sfacciata e arrogante ninfomane che racconta la sua vita al solitario Seligman (Stellan Skarsgård) “colpevole” di averla trovata per strada ferita e dolorante in una fredda sera d’inverno. Il film è una lunga seduta dall’analista, intervallata da frequenti flashback, sesso torbido, sfrontata lussuria, dolci ricordi paterni, fellatio, successione di Fibonacci, leopardi e giaguari, lezioni di pesca e sinfonie di Bach. Joe racconta le sue avventure sessuali, fin da quando aveva 5 anni. nymphomaniac-clip-organ-1112013-142523

Il film è volutamente forzato, mostra una sessualità spinta, non tanto come rivoluzione o rivalsa nella società, ma come puro divertimento, con la voglia di provocare e spingersi oltre. Un miscuglio di sensazioni che solo Von Trier riesce a mescolare senza annoiare e senza risultare fuori luogo e senza mai voler essere voyeuristico. Probabilmente non si tratta della migliore opera del danese, a mio avviso insuperabile in Dancer in the Dark, nella meraviglia claustrofobica di Dogville e nel recente Melancholia, ma è comunque un film notevole.

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Il regista si conferma astuto e assolutamente originale, incanta lo spettatore con una sequenza interminabile di emozioni: commozione, curiosità, eccitazione, pena, rabbia, vergogna. Tutto veloce senza interruzioni. Menzione speciale per la brevissima, ma stupenda interpretazione di Uma Thurman. Da sola vale il prezzo di mezzo biglietto del cinema. Complimenti a Ginevra Elkann che lo ha portato in Italia e bravo Von Trier che riesce sempre a far parlare di sé e contemporaneamente confezionare un altro ottimo film da aggiungere ad una filmografia decisamente ricca di capolavori.

Federico Chimenti