novecento-0

Olmo e Alfredo nel restaurato Novecento di Bernardo Bertolucci

La sezione Venezia Classici della 74. Mostra del Cinema oggi e domani rende omaggio a Bernardo Bertolucci proiettando la versione restaurata di uno dei suoi capolavori, quel Novecento Atto Primo e Atto Secondo (lunghezza totale, 310’) che uscì nel 1976 interpretato da un cast strepitoso: Robert De Niro, Gérard Depardieu, Burt Lancaster, Sterling Hayden, Dominique Sanda, Stefania Sandrelli, Romolo Valli, Laura Betti, Donald Sutherland, Maria Monti. Il restauro è stato realizzato dalla Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto L’Immagine  Ritrovata.

Gérard Depardieu è Olmo

Gérard Depardieu è Olmo

Atto Primo – In una fattoria dell’Emilia crescono insieme Olmo (Gérard Depardieu), figlio di contadini, e Alfredo (Robert De Niro), erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la Prima Grande Guerra del 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto Secondo – Negli anni ’30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile del 1945 si processano i padroni e i due si ricongiungono.

Di questo film, Morandini scrisse che si fondava sulla dialettica dei contrari: “è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico; è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell’Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni ‘50”.

Robert De Niro è Alfredo

Robert De Niro è Alfredo

Nel 1976, appena uscì, Alberto Moravia lo descrisse così sulle pagine de L’Espresso (19 settembre): “Novecento racconta, o meglio vuole farci credere che racconta, la storia del privato rapporto dei due che sono nati il giorno della morte di Verdi, il padrone Alfredo e il contadino Olmo. Essi giocano insieme, gareggiano insieme in tante prove grandi e piccole, dalla forza del braccio alla lunghezza del pene, vanno insieme alla guerra del 1914 (o meglio ci va Olmo, Alfredo si fa imboscare), vanno a letto insieme con una puttana di paese, incontrano insieme le donne della loro vita”.

Intanto la lotta di classe continua imperterrita e inevitabile: “Novecento è affollato di attori straordinari. La vecchiaia borghese di Burt Lancaster, quella popolana di Sterling Hayden, la dignità dolente di Maria Monti, la naturalezza simpatica di Gerard Depardieu, il dubbio intellettuale di Robert De Niro, il volontarismo intrepido di Stefania Sandrelli, il filisteismo trafelato di Romolo Valli, la perversità provinciale di Laura Betti, l’erotismo recitato di Dominique Sanda, il sadismo subalterno di Donald Sutherland compongono, pur sullo sfondo collettivo, un mosaico di situazioni e di vicende individuali”.

Bernardo Bertolucci sul set del film

Bernardo Bertolucci sul set del film

D’obbligo è, in chiusura, una dichiarazione dello stesso regista, Bernardo Bertolucci: “per me Novecento è un microcosmo, come già lo era un po’ Strategia del Ragno. Se si guarda al microscopio un granello di terra, è come se si vedesse l’universo nel grande planetario di un film di Nicholas Ray. Un granello di terra fa sognare e il microcosmo di Novecento dovrebbe essere davvero così: una minuscola regione d’Italia molto ingrandita e dunque per certi versi diventata – parola orribile – universale”.

Leave a Comment