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QT8, il documentario sul rivoluzionario cinema di Quentin Tarantino

Da venerdì 26 febbraio su MioCinema arriva QT8 – Quentin Tarantino The First Eight, il documentario diretto da Tara Wood che racconta la carriera del celebre cineasta statunitense Quentin Tarantino, dagli esordi come autore di sceneggiature sino al suo ottavo film da regista, The Eightful Eight, l’ultimo finanziato e distribuito dalla Weinstein Company, dei fratelli Bob e Harvey Weinstein.

Il documentario

QT8 vanta interviste esclusive di diverse star di Hollywood che hanno lavorato con Tarantino ai suoi film, tra i quali Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Tim Roth, Christoph Waltz. Ma vi sono anche interviste a personaggi che hanno vissuto in prima persona la crescita professionale di Tarantino, come i produttori Stacey Sher e Richard Gladstein, o come l’amico e sceneggiatore Scott Spiegel. Il documentario racconta retroscena inediti, aneddoti e segreti del grande regista. Vi sono quindi numerosi contributi inediti, come riprese dei set, fotografie, video di archivio e animazioni originali. Infine, non potevano non esserci, numerose clip dei film di Tarantino, che si amalgamano nel racconto e nei commenti dei protagonisti.

Chi è Quentin Tarantino?

Tarantino è stato definito un «regista DJ» per la sua capacità di riuscire a combinare stili diversi fondendoli insieme in una nuova opera. Il regista e storico del cinema Peter Bogdanovich lo ha definito «il regista più influente della sua generazione». Iniziò la sua carriera come regista all’inizio degli anni novanta, raggiungendo il successo di critica con il film di debutto Le Iene. Con il successivo Pulp Fiction arrivò la consacrazione, vincendo la Palma d’oro al Festival di Cannes e conquistando l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale ai Premi Oscar 1995 condiviso con Roger Avary, oltre a sette nomination. Nel 2004 fu presidente della giuria alla 57ª edizione del Festival di Cannes e nel 2010 alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il 24 febbraio 2013 si aggiudicò la sua seconda statuetta per la migliore sceneggiatura originale per il film Django Unchained ai Premi Oscar 2013. Dal 21 dicembre 2015, il suo nome è presente tra le celebrità della Hollywood Walk of Fame.

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Un giovane Quentin Tarantino

Le prime sceneggiature

Tarantino ottenne per la prima volta un grande successo vendendo per 50.000 dollari la sceneggiatura di Una Vita Al Massimo, scritta nel 1987 insieme a Roger Avary, da cui venne realizzato nel 1993 il film con Patricia Arquette e Christian Slater, per la regia di Tony Scott, che, modificando la sceneggiatura di Tarantino, trasformò il racconto da non lineare in lineare. Nel 1989 scrisse la sceneggiatura originale di Assassini Nati – Natural Born Killers, venduta per 400.000 dollari e portata sul grande schermo nel 1994 da Oliver Stone, con cui Tarantino ebbe una violenta lite per gli eccessivi rimaneggiamenti fatti alla sua versione della storia, specialmente sul finale. A causa di queste divergenze, chiese in seguito di essere rimosso dai titoli di coda del film, apparendo solo come autore del soggetto. Nel 1990 scrisse Dal Tramonto All’Alba, poi diretto nel 1995 da Robert Rodriguez, in cui Tarantino ebbe anche un ruolo da attore protagonista al fianco di George Clooney e Harvey Keitel.

Le Iene

La vendita delle sue prime opere lo mise sotto la luce dei riflettori. A un party incontrò il produttore Lawrence Bender, che incoraggiò Quentin Tarantino a continuare a scrivere sceneggiature. Il risultato di quell’incontro fu Le Iene. La sceneggiatura, scritta da Tarantino, venne letta dall’attore Harvey Keitel, che lo aiutò a trovare finanziamenti e ad assicurargli la regia del film. La pellicola venne girata in sole cinque settimane nell’estate del 1991, dopo che Tarantino fu ammesso al workshop del Sundance Institute di Robert Redford, e venne poi presentata al Sundance Film Festival, a quello di Montréal e a quello di Toronto, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e critica.

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Quentin Tarantino sul set de “Le Iene”

Nacque un film originale, cinico e sanguinoso, da cui traspariva in modo evidente la cinefilia del regista, elemento divenuto negli anni un suo marchio di fabbrica. Il lungo dialogo con cui si apre il film era già estremamente sintomatico e identificativo del suo stile. Nel film sono presenti diverse peculiarità del cinema di Tarantino: l’uso disinvolto della tecnica dell’analessi, l’ambiguità morale dei personaggi, i dialoghi dalle oscenità elaborate e dallo humour devastante, la violenza come nella sequenza della tortura del poliziotto in ostaggio, che però qui appare non “estetizzata”, bensì realistica.

Pulp Fiction

Il successo di Le Iene portò Tarantino alle attenzioni dei produttori di Hollywood: gli vennero offerti numerosi progetti, tra cui Speed e Men in Black. Invece Tarantino preferì ritirarsi ad Amsterdam per lavorare alla sceneggiatura di un nuovo film: Pulp Fiction. La sua seconda pellicola, fu ancora più eclatante del debutto. Il film si aggiudicò la Palma d’oro al Festival di Cannes 1994 e alla cerimonia dei Premi Oscar 1995 vinse la statuetta per la miglior sceneggiatura originale, anche questa volta scritta insieme a Roger Avary. Pulp Fiction ricevette anche la candidatura a Miglior Film. Fu una rivoluzione per il cinema indipendente.

Quentin Tarantino con Uma Thurman sul set di "Pulp Fiction"

Quentin Tarantino con Uma Thurman sul set di “Pulp Fiction”

La trama di Pulp Fiction è un intreccio di storie diverse e apparentemente scollegate, rimescolate dall’autore con numerose prolessi e analessi. Per contenuti è simile nella brutalità al precedente. Nel cast, ricchissimo di nomi illustri, numerose furono le grandi prove acclamate dalla critica. In particolare il film permise di rilanciare la carriera di John Travolta, grazie sia alla sua interpretazione del gangster pulp Vincent Vega sia alla scena del ballo al locale Jack Rabbit Slim’s, in cui Travolta tornò a danzare sul grande schermo, sia pur in maniera parodistica, ad anni di distanza dai musical che lo resero celebre.

Il resto è Storia.

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