Tratto dal sorprendente romanzo d’esordio Noi, Gli Animali di Justin Torres, da giovedì 16 maggio arriva nei nostri cinema Quando Eravamo Fratelli, il film diretto da Jeremiah Zagar che ha incantato il Sundance Film Festival. Una profonda storia di crescita, un ritratto immersivo della vita di una famiglia e del rapporto tra fratelli.
Il film
Noi tre. Fratelli. Noi re, inseparabili. Tre bambini affrontano l’infanzia nella loro città natale nella campagna di New York, e rispondono come possono al precario affetto dei loro genitori. Il loro amore è capace di fare e disfare una famiglia molte volte. Mentre Manny (Isaiah Kristian) e Joel (Josiah Gabriel) crescendo diventando sempre più simili al padre, la mamma (Ma, interpretata da Sheila Vand) cerca di tenere il più piccolo, Jonah (Evan Rosado), “nel bozzolo” di casa. Più sensibile e consapevole dei suoi fratelli maggiori, Jonah abbraccia un mondo di immaginazione che è solo suo.
Violenza Genitori/Figli
“Osservare questa violenza tra genitori e figli, come fanno in questo caso i bambini, aumenta le probabilità che questa ‘infezione’ continui – sostiene Jeremiah Zagar – quando si è piccoli si vede la violenza in modo diverso da quando si è adulti. Da piccolo non capisci. Il film cerca di affrontare il significato della violenza e come questi bambini reagiranno. Il modo in cui i ragazzini guardano agli abusi del padre cambia durante il film“.
Gioia e dolore
All’inizio i tre figli non capiscono, ma man mano che aumenta la loro comprensione devono decidere se accettare questa violenza o allontanarsene. Noi osserviamo questi ragazzi diventare uguali al loro padre. Ciò che rende Jonah diverso dai suoi fratelli è anche la sua reazione a tutta questa violenza. Quando inizia a capirla, inizia anche a comprendere che non ne ha bisogno. “Se questo film fosse solo dolore e brutalità – conclude Zagar – non sarebbe stato una rappresentazione fedele della vita. La vita in sé è sia gioia e amore sia dolore. Ed è nei momenti di dolore più profondo che viene fuori anche l’amore. Questa famiglia vive agli estremi“.