(Photo Credit: Kris Dewitte)

Raoul Peck indaga il pensiero e la passione politica de Il Giovane Karl Marx

(Photo Credit: Kris Dewitte)

Diretto da Raoul Peck, il prossimo 5 aprile uscirà al cinema Il Giovane Karl Marx, una pellicola – interpretata da August Diehl e Stefan Konarske – che ripercorre la nascita del Manifesto del Partito Comunista. Al centro c’è il giovane Karl Marx, un personaggio affascinante e controverso, in un film che ne illumina il pensiero, l’ardore, la passione politica.


Il film

Europa 1844–1848. In Germania viene fortemente repressa un’opposizione intellettuale in pieno fermento. In Francia gli operai del Faubourg Saint-Antoine si sono messi in marcia. Anche in Inghilterra il popolo è sceso in strada, la rivoluzione qui è industriale. A 26 anni Karl Marx (August Diehl) porta la sua donna sulla strada dell’esilio. Arriva a Parigi dove incontra Friedrich Engels (Stefan Konarske), figlio di un grande industriale, che ha studiato le condizioni di lavoro del proletariato inglese.

Questi due figli di buona famiglia, brillanti, insolenti e divertenti riusciranno a creare un movimento rivoluzionario unitario e a forgiare gli strumenti teorici propri a emancipare, oltre i confini europei, i popoli oppressi di tutto il mondo. Il 21 febbraio 1848, a Londra viene pubblicato, a firma di Marx ed Engels il Manifesto del Partito Comunista, documento che ha cambiato e segnato la storia mondiale.

(photo credit: Kris Dewitte)

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Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. Ripercorriamo il film attraverso le parole del regista Raoul Peck.

Quale Marx?

Per alcuni un’utopia mancata, per altri un’opera da dimenticare. Un uomo e un pensiero troppo complessi da decodificare? Una dottrina pericolosa e fuori tempo? In un mondo che affronta continue crisi finanziarie, vi è un rinnovato interesse verso questo personaggio, la cui popolarità è cresciuta moltissimo negli ultimi anni. Le più note riviste di costume e di ambito finanziario gli hanno dedicato le loro copertine: Time, Newsweek, Forbes, Financial Times, e persino Der Spiegel”.

© Frederic Batier Agat Film-Velvet Film

© Frederic Batier Agat Film-Velvet Film

Marx sotto una nuova luce

Nel 1999 un sondaggio della BBC lo ha collocato in vetta a una classifica dei pensatori più importanti e influenti del ‘900, con Albert Einstein al secondo posto. Nel 2014, l’economista francese Thomas Piketty ha venduto mezzo milione di copie – nei soli Stati Uniti! – del suo “Il Capitale nel XXI secolo”, analizzando le teorie di Karl Marx sotto una nuova luce”.

La sorgente di un Manifesto

Mi sono chiesto allora che tipo di film potessi realizzare. Con Pascal Bonitzer abbiamo deciso di ritrarre il “giovane” Karl Marx, di rappresentare la “sorgente” di tutta la sua opera monumentale. E soprattutto l’amicizia con il giovane Friedrich Engels, un confronto tra diversi contesti sociali e culturali che diede origine al Manifesto del Partito Comunista, cambiando per sempre la coscienza dell’Europa e del mondo. E volevo che il linguaggio filmico fosse dinamico e fresco, come i suoi giovani protagonisti”.

Il Giovane Karl Marx 2

Un ritratto storico ed una riflessione

Un ritratto storico, ma anche una serena riflessione, lontana dalle polemiche e le ideologie, del reale contributo politico e scientifico apportato da questo personaggio, le cui straordinarie capacità analitiche, aspirazioni umanistiche, le preoccupazioni per la distribuzione della ricchezza, il lavoro minorile, l’uguaglianza tra uomini e donne, risultano fonte d’ispirazione per affrontare problemi quanto mai attuali per tutti i cittadini dell’Europa e del mondo”.

“Prima di compiere 30 anni, Karl Marx e Friedrich Engels avevano già rivoluzionato il mondo in cui vivevano: questo film parla di giovinezza e del potere rivoluzionario delle idee”.

Raoul Peck

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