wallpaper-planet-of-the-apes

Riecco Cesare in Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie, la sfida Uomo-Scimmia diretta da Matt Reeves

È tutto pronto per Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie il sequel firmato da Matt Reeves che arriverà domani in Italia. Andy Serkis ritorna nel ruolo di Cesare mentre faranno parte del cast anche Jason Clarke, Gary Oldman, Keri Russell, Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Enrique Murciano, Kirk Acevedo e Judy Greer. La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sull’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Il film precedente, L’Alba del Pianeta delle Scimmie del 2011 (quasi 500 milioni di dollari di incasso), si era concluso con le scimmie che si erano liberate dai loro aguzzini umani e si erano diffuse in tutto il mondo proprio come una sorta di virus mortale. Cesare, il loro provvidenziale leader, le conduce nella foresta di Muir, un rifugio appena fuori San Francisco, dove lui stesso, giovane scimpanzé era stato portato dal suo amico umano Will, per evadere un po’ dall’ambiente cittadino. Il regista Matt Reeves, ha voluto che la continuity del suo film si adattasse a quella timeline: “La storia che stiamo raccontando porterà al Pianeta delle Scimmie e non al Pianeta degli Umani e delle Scimmie, quindi si tratta di come questo film si inserirà in questa linea narrativa”.

DF-D05-00942crp

Nel prosieguo della storia, le scimmie hanno continuato a costruire una loro comunità nella Foresta di Muir. Ma mentre queste costruivano la loro enclave, una pandemia, il virus Simian, spazzava via dal mondo gran parte della popolazione umana. A poco a poco le luci della civiltà hanno cominciato ad affievolirsi e a diventare quasi inesistenti, finché, a tutti gli effetti, l’umanità è morta. Ciononostante Apes Revolution parla di sopravvivenza e non di apocalisse. “All’inizio della storia c’è la sensazione che le scimmie abbiano ereditato la Terra” -spiega Reeves– “Un piccolo gruppo di umani sta lottando per cercare di ritornare indietro dalla rovina, mentre le scimmie stanno lottando per la sopravvivenza. È il mondo dei primati e noi cerchiamo di capire se le scimmie e gli umani possono trovare un modo di vivere insieme senza violenza”.

ed050_0030_v330

Questi eventi ruotano ancora attorno a Cesare, a cui Andy Serkis ha dato vita: “sta ancora sviluppando il suo ‘io-scimmia interiore’ questa volta galvanizzando questo gruppo di oranghi, scimpanzé e gorilla –forte di 2.000 unità- pur restando un leader progressista ed empatico. Cesare è la scimmia alfa – continua Serkis – è un leader naturale. Le altre scimmie lo rispettano perché ha un innato senso di equità, perché tiene conto delle loro opinioni e li include nel processo decisionale. È granitico nelle sue decisioni, ma fa anche molto affidamento sul consiglio del suo entourage, che è il suo “concilio”. Allo stesso tempo Cesare è combattuto su come porsi con gli esseri umani, per le sue origini e per come è cresciuto tra gli uomini. Era un outsider, anche se ha imparato modi e credenze umane, come anche il loro modo di pensare, da Will e suo padre che abbiamo conosciuto nell’Alba del Pianeta delle Scimmie. È una creatura che sta vivendo l’esperienza, prettamente umana, di essere respinto dal suo stesso popolo e allo stesso tempo la necessità di trovare la sua gente”.

ss036_0180_v157

Il principale contatto umano di Cesare è Malcolm, interpretato da Jason Clarke. Malcolm è un ex architetto che ha perso la moglie con il virus che spazzò via la maggior parte dell’umanità. Rimasto da solo a crescere Alexander, il figlio adolescente. Cesare e Malcolm devono fare delle scelte, abbracciare compromessi e prendere decisioni che non tutti approvano. Entrambi sono padri e devono non solo proteggere se stessi, ma anche le loro nascenti società. In questo senso, il film è la storia di due famiglie: una di umani e una di scimmie.

DF-D31-03833

Apes Revolution analizza inoltre come le scimmie si siano evolute dagli animali per lo più muti, ma intelligenti, in esseri civilizzati e complessi che emergono come specie dominante della Terra. Reeves spiega: “Nell’Alba del Pianeta delle Scimmie i primati hanno detto solo poche parole; in questo film mostriamo la nascita della loro società e come imparano veramente a parlare. Inevitabilmente il lessico della generazione più giovane sarà migliore di quello dei loro genitori, il che tratteggerà il complesso ritratto dell’ordine culturale delle scimmie. Questa è la società di scimmie che potrebbe evolversi in quello che poi abbiamo visto nel Pianeta delle Scimmie del 1968: un governo organizzato, un apparato militare e uno sviluppo scientifico”.

rr101_0110

Il film, pur utilizzando molto gli effetti speciali, è stato girato in 3D nativo in location esterne. Più dell’85 % del film è stato girato nelle foreste di Vancouver e fuori New Orleans, insieme al lavoro di “performance capture, per riprendere una comunità di 2.000 scimmie che vivono in un ambiente selvaggio, un’umida foresta pluviale.

“La mia speranza è che il pubblico, sebbene conosca perfettamente gli effetti speciali, dica: ‘Aspetta un attimo, non c’era nemmeno una scimmia vera nel film?”

Matt Reeves

 

Leave a Comment