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Share, l’incubo di un video condiviso nel film di Pippa Bianco

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Acclamato al Sundance Film Festival e al Festival del Cinema di Cannes, dopo l’anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, dal 6 novembre arriva in Italia in tv su Sky Cinema Share, il film diretto da Pippa Bianco che lo ha costruito partendo dal suo corto premiato a Cannes. Protagonista è la giovane attrice Rhianne Barreto, al suo primo lungometraggio.

Il film

Al centro della storia c’è Mandy (Rhianne Barreto), una giovane atleta di 16 anni, e la sua vita apparentemente normale. Fino a quando una mattina non si risveglia sul prato di fronte la casa dei suoi genitori, senza ricordare nulla della sera precedente. Quel giorno la vita di Mandy cambierà per sempre: un video scioccante di quella notte inizia a diffondersi sui telefonini di tutta la sua scuola. La giovane affronta l’unico ragazzo che lei ha riconosciuto dal video che nega ci siano stati atti di violenza: «Pensavo avresti pensato che fosse divertente», le dice. Mentre il video continua a diventare ancora più virale, Mandy tenta disperatamente di ricordare gli eventi di quella notte e si trova a fronteggiare un dibattito pubblico invadente.

A tratti illuminante, certamente spiazzante, Share segue Mandy e la sua ricerca della verità, resa ancora più difficile dalla preoccupazione, dalla rabbia e dalla negazione della sua famiglia e dei suoi coetanei, che hanno aspettative contrastanti su come la ragazza dovrebbe affrontare le conseguenze del video. Descrive il dolore intenso, l’isolamento e l’incertezza che Mandy vive con incredibile coraggio, raccontando la storia di una giovane donna decisa a riappropriarsi del proprio destino.

Rhianne Barreto © HBO

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Per costruire adeguatamente la storia di Mandy con una ricerca rigorosa, Pippa Bianco ha condotto numerose interviste con vittime di violenze sessuali, attivisti, investigatori e avvocati, oltre a personale scolastico, psicologi e anche alcuni colpevoli. Prima di diventare un lungometraggio, Share è stato un pluripremiato cortometraggio, che la stessa Pippa Bianco ha scritto e diretto nel 2015. La storia, che si sviluppava in 11 minuti, è quasi senza dialoghi e segue una liceale che, con crescente urgenza, continua a ricevere sms che le chiedono se è la ragazza in un video che sta girando, riempendo con terrore ed orrore una giornata scolastica altrimenti banale. Ora è diventato un film da vedere per riflettere.

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