Raul Cremona in un momento allegro sul set con Mazzacurati (Foto Emilia Mazzacurati)

SPECIALE MAZZACURATI – Intervista a Raul Cremona: “La Sedia della Felicità, film divertente e romantico. Eternamente grato a Carlo, persona sensibile e regista attento”

Raul Cremona in un momento allegro sul set con Mazzacurati (Foto Emilia Mazzacurati)

La Sedia della Felicità, il gioioso film d’addio di Carlo Mazzacurati, può vantare un cast di attori eccezionale. Tra questi è da segnalare senza dubbio la prova di Raul Cremona, nei panni del mago Kasimir. Per parlare di questa sua esperienza, noi di Cameralook lo abbiamo intervistato:

La Sedia della Felicità: che esperienza è stata recitare nel film con cui Carlo Mazzacurati ci ha dato il suo addio?

E’ stata un’esperienza emozionante prima di tutto perché ho avuto al possibilità di lavorare con un regista di notevole statura artistica. Credo che Mazzacurati abbia capito perfettamente quali sono le mie corde e le abbia sapute valorizzare al massimo affidandomi questo personaggio.

Nei panni del mago Kasimir (Foto Emilia Mazzacurati)

Nei panni del mago Kasimir (Foto Emilia Mazzacurati)

Qual è il tuo personaggio nella storia?

Per me è stata una grande occasione: per la prima volta in un film ho interpretato un mago cialtrone, il mago Kasimir. Credo sia la parte migliore che ho interpretato al cinema fino ad ora. Sono grato a Mazzacurati per avermi scelto e avermi inserito in un cast veramente importante.

Che film sarà? Perché consigli di andare a vederlo?

E’ un film leggero, quasi una specie di congedo: non c’è rabbia, ma una visione romantica. E’ un film che ti concilia.

Un cast stellare diretto da un grande regista. Questa commedia si può considerare uno spot positivo per tutto il cinema italiano in questo momento?

Questo film è una prova straordinaria, divertente. Mi auguro che possa chiamare il pubblico nonostante il momento un po’ sofferto che il cinema italiano sta vivendo.

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Sorridente subito dopo un ciak (foto Emilia Mazzacurati)

Vorrei un tuo personale ricordo di Carlo Mazzacurati, dentro e fuori dal set.

Ero già stato contattato da Mazzacurati in precedenza per un film, ma gli impegni a teatro non avevano reso possibile la mia presenza. Quando ho avuto l’occasione di partecipare alla Sedia della Felicità sono corso subito. Ho conosciuto Mazzacurati che era già ammalato, ma non lo dava a vedere. Era molto presente sul set, con la figlia che lo seguiva sempre. La prima volta lo vidi molto provato, poi lo incontrai ad Abano Terme dove dovevo girare una scena su un palcoscenico con un pubblico. Nell’attesa di girare, forse per deformazione professionale, ho intrattenuto il pubblico facendolo ridere e lui si congratulò con me dicendo: “Grazie per la tua generosità“. Il mio ricordo di Mazzacurati è questo: una persona sensibile e un regista attento, con un grande rispetto verso gli altri. Questo si respirava sul suo set.

Intervista di Giacomo Aricò

 

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