© Christine Tamalet

Tra Due Mondi, Juliette Binoche nel film sociale di Emmanuel Carrère

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Film d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs al Festival del Cinema di Cannes 2021, giovedì 7 aprile arriva nelle nostre sale Tra Due Mondi, l’atteso ritorno alla regia di Emmanuel Carrère che si è ispirato al celebre romanzo-inchiesta Le Quai de Ouistreham della giornalista Florence Aubenas (edito in Italia da Piemme con il titolo La Scatola Rossa). Il film – che ha per protagonista una straordinaria Juliette Binoche che guida un cast di attrici non professioniste – come sempre in Carrère, riesce a unire uno sguardo penetrante sulla società di oggi con la riflessione mai banale sul rapporto tra arte e vita, realtà e finzione.

Il film

Marianne (Juliette Binoche) è una scrittrice affermata e per preparare un libro sul lavoro precario prende una decisione radicale: senza rivelare la propria identità, si presenta all’ufficio di collocamento e viene assunta come donna delle pulizie sul traghetto che attraversa la Manica. Riesce così a toccare con mano i ritmi massacranti e le umiliazioni che affronta chi è costretto a quella vita, ma anche l’incrollabile solidarietà che unisce le sue compagne, tra cui spicca Christèle (Hélène Lambert), madre single che non si dà mai per vinta. La vera identità di Marianne, però, non può restare nascosta per sempre.

Emmanuel Carrère racconta…

“Ho letto il libro di Florence Aubenas appena è uscito e come tutti l’ho trovato magnifico. Florence era e rimane la miglior giornalista francese. Ma sarei rimasto sorpreso se all’epoca qualcuno mi avesse detto che lo avrei adattato per il cinema. La stessa Florence non voleva che se ne facesse una versione cinematografica e l’unica ad avere la tenacia per continuare a insistere nel tempo è stata proprio Juliette Binoche: alla fine Florence ha acconsentito, ma a patto che fossi anch’io nel progetto. Juliette Binoche, che non mi conosceva, mi ha chiamato e tutto è cominciato”. 

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“È fantastico quando qualcosa arriva dall’esterno, come fosse un ordine, e capisci che in qualche modo ti tocca nel profondo: se avessi scritto una sceneggiatura originale probabilmente non avrei trovato un progetto che sentissi così mio. Tra Due Mondi parte da materiale documentario, ossia il libro di Florence, e diventa un’opera di finzione, contenendo molte invenzioni che non sono nel libro. La stessa protagonista, Marianne, è una creazione ibrida, un incrocio tra Florence e me”.

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