(Photo Warner Bros)

Trafficanti di Todd Phillips, il Sogno Americano tra soldi e corruzione

(Photo Warner Bros)

Basato sull’articolo Arms and the Dudes di Guy Lawson pubblicato sul Rolling Stone, arriva oggi al cinema Trafficanti (War Dogs), la commedia d’azione diretta da Todd Phillips con protagonist Jonah Hill e Miles Teller e con Ana De Armas e Bradley Cooper.

Ispirato ad una storia vera, il film segue le vicende di Efraim Diveroli e David Packouz, due amici di Miami poco più che ventenni (Hill e Teller) durante il periodo della prima Guerra in Iraq, che sfruttando un’iniziativa poco sconosciuta del governo, iniziano una piccola attività relativa a contratti dell’esercito U.S.A.. Poco a poco, iniziano a vedere i frutti dei loro investimenti che li portano a vivere una vita agiata. Ben presto però i due amici si troveranno ad affrontare questioni al di sopra delle loro possibilità, in particolare un affare da 300 milioni di dollari per armare le Milizie Afghane— una mossa che li porterà in contatto con persone a dir poco misteriose e che si riveleranno poi essere agenti del Governo U.S.A.

Uno dei punti in comune di tutta la filmografia del regista Todd Phillips, sono le persone che prendono decisioni sbagliate. Il regista spiega: “sono convinto che i film costruiti su fatti reali, contengano in loro una vena di seriosità. Questo è un film sull’ascesa e conseguente caduta di due giovanotti, alla ricerca della loro identità nel ‘sogno Americano,’ diventando però troppo avidi. E, sapete, l’avidità non porta mai a buoni consigli”.

Jonah Hill (Photo Warner Bros)

Jonah Hill (Photo Warner Bros)

Tutto ha avuto inizio durante l’amministrazione di George W. Bush, quando enormi contratti senza gara per rifornire le guerre in Iraq e Afghanistan furono assegnati a compagnie come Halliburton, Raytheon and Lockheed Martin. Con l’avanzare delle critiche verso i clientelismi percepiti e gli approfittatori della guerra, il governo decise di regolare il settore istituendo la FedBizOpps (acronimo per Federal Business Operations/Operazioni Commerciali Federali), che aprì le porte alle aste sui contratti militari a, virtualmente, chiunque. Sfortunatamente, furono trovate anche alcune scappatoie per potersi avvantaggiare del sistema.

Questa storia venne a galla grazie ad un articolo del 2011 di Rolling Stone intitolato, Arms and the Dudes di Guy Lawson. “L’amministrazione Bush stava cercando di favorire i piccoli commercianti – spiega Lawson – e non c’era nessuno più piccolo di questi due ragazzi, seduti in un piccolo appartamento di Miami Beach dove non c’era altro che un bong su un tavolo, un computer e un cellulare”.

Miles Teller (Photo Warner Bros)

Miles Teller (Photo Warner Bros)

Jonah Hill e Miles Teller sono i protagonisti del film, entrambi mossi dalla sete di denaro: “è chiaro, loro non sono a favore della guerra – spiega Todd Phillipsnon si tratta di chi combatte o per quale motivo, si tratta di quanta merce bisogna muovere. Perciò per loro la guerra è soltanto un’opportunità. E questa è una cosa vera. La guerra è un’economia. C’è un ventre molle in cui molte persone fanno soldi e questi due ragazzi stanno solo cercando di entrarne a far parte”.

Trafficanti si svolge su scala globale, quindi per Todd Phillips è stato importante realizzare il film su territorio internazionale.Il regista ha girato a Miami Beach, Las Vegas, Marocco, Romania e California del sud: “ho voluto veramente sottolineare lo scopo dei trafficanti d’armi internazionali, dove internazionale è la parola chiave”.

"Trafficanti" (Photo Warner Bros)

“Trafficanti” (Photo Warner Bros)

Riguardo alla storia vera, Todd Phillips si dice meraviglliato di come “sia ancora difficile immaginare cosa hanno dovuto passare quei ragazzi durante quegli anni. Ma mi ha sorpreso di più il comportamento del governo, e cioè che tutto questo sia stato reso possibile dalla mancanza di veri controlli e bilanci”. Poi conclude così: “qualcuno potrebbe definire quanto realizzato da loro, una storia del Sogno Americano, ma credo che ognuno di noi abbia il suo proprio pensiero al riguardo.  Potrebbe anche pensarla diversamente, ma per qualcuno lo è stato di sicuro”.

“I tipi come noi li chiamavano “cani da guerra”, avvoltoi che fanno soldi con le guerre senza mai mettere piede sui campi di battaglia. Era dispregiativo nelle intenzioni. Ma a noi piaceva”.

David Packouz

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