Credit : Merie Weismiller Wallace / Focus Features

Una Donna Promettente, Carey Muligan è la vendetta femminile di Emerald Fennell

Credit : Merie Weismiller Wallace / Focus Features

Sconvolgente, originale, indimenticabile. Giovedì 24 giugno arriva al cinema Una Donna Promettente, il thriller d’esordio di Emerald Fennell con protagonista Carey Mulligan. Con questo film l’innovativa autrice e regista – vincitrice del premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale – ci presenta una prospettiva deliziosa, emozionante e sconvolgente sul concetto di vendetta.

Il film

Tutti erano convinti che Cassandra Thomas (Carey Mulligan) fosse una giovane donna promettente fino a quando un evento misterioso ha stravolto il suo futuro. Ora, dopo aver lasciato la scuola di specializzazione in medicina è intrappolata in una bolla. Bionda, bellissima, e dotata di un’intelligenza feroce, Cassie non è interessata alla scalata sociale o a sposare l’Uomo Giusto. Piuttosto, sembra soddisfatta di far scorrere le sue giornate a preparare cappuccini con la sua collega Gail (Laverne Cox), con il profondo disappunto e la grande preoccupazione dei genitori (Jennifer Coolidge e Clancy Brown). Tutto quello che vogliono per una figlia alla soglia dei trenta anni è che si sblocchi e vada via di casa. Di notte, Cassie si cimenta in un rituale da lei inventato. Nei bar e nelle discoteche, quando i locali si avviano alla chiusura, finge di essersi pesantemente ubriacata, al punto di essere incapace di difendersi da chiunque voglia approfittare di lei.

Inevitabilmente, si palesa sempre un uomo che decide di assicurarsi che arrivi a casa sana e salva, ma non manca mai di far prevalere i suoi desideri rispetto al benessere della ragazza: non si renderanno conto di essere caduti nella nefasta trappola di Cassie, che si imprimerà nella loro memoria a caro prezzo. Ma nonostante le piccole soddisfazioni che Cassie ottiene da questi appuntamenti notturni, non è mai abbastanza per placare il turbine di rabbia e dispiacere che vive. Fino al giorno in cui un bel chirurgo pediatrico, di nome Ryan (Bo Burnham), una conoscenza degli anni di studio, capita nella caffetteria in cui lavora e sembra essere in grado di mettere fine al ciclo distruttivo di Cassie. Appena lei inizia a provare dei sentimenti per lui, viene nuovamente scaraventata nel suo passato e al trauma che ha cambiato per sempre il corso della sua vita. Sarà in grado di ricalibrare gli eventi e trovare alla sua maniera un lieto fine? O la vendetta intrapresa arriverà a un finale inimmaginabile?

Credit: Merie Weismiller Wallace / Courtesy of Focus Features

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La lezione di Cassie

Di giorno, lavora in una piccola caffetteria senza alcuna ambizione. Di notte, Cassie, con un piano freddo e calcolato, si presenta nei bar e nelle discoteche con vestiti succinti alla ricerca dell’attenzione di uomini che si considerano per bene, ma non si fanno problemi ad approfittare di una donna quando si creano le giuste circostanze. Non esattamente il percorso che si sarebbe aspettato da una giovane donna che aveva tutte le prerogative per un futuro brillante, ma per Cassie è tutto parte di una missione che si è autoimposta: quando arriva il momento giusto, smaschera ogni singolo potenziale predatore, con una lezione su come debbano essere trattate le donne, sobrie o ubriache che siano, e sul rispetto che è dovuto a ognuna di loro.   

Questa premessa fuori da ogni schema è solo l’inizio dell’audace lungometraggio di debutto della coraggiosa regista e autrice Emerald Fennell. Con questo film la Fennell combina i migliori elementi della commedia romantica con i battiti forsennati del thriller per mettere in scena un film unico nel suo genere, capace di muoversi sul filo del rasoio fra ilarità e dramma: “volevo intensamente poter scrivere un film sulla vendetta femminile – spiega la regista – recentemente ci sono state molte pellicole che raccontano le vicende di donne che affrontano le cose a loro modo, che può spaziare dal violento al sexy, fino a situazioni di grande depressione. Con questo progetto volevo presentare una donna ordinaria che si gusta la propria vendetta nei confronti del resto del mondo, senza mai veramente fare ricorso a una pistola o alla violenza. È molto più bizzarra e folle di una soluzione così banale”.

Credit: Courtesy of Focus Features

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Scomporre la nostra cultura

Chiaramente, potrebbe essere facile per uno spettatore interpretare il film come un commento o una risposta creativa alle vicende del movimento #MeToo, ma la sceneggiatura della Fennell attinge alle questioni di genere che hanno dominato per anni e quando arriva il momento di fare giustizia, Cassie non offre sconti tanto agli uomini che alle donne. “Se il tuo obiettivo è scrivere un film sulla tossicità della cultura sessista, devi necessariamente partire da te stesso e dal tuo ruolo in questo fenomeno – spiega la Fennelll’aspetto più importante per me su questo film era di affermare che non c’è nulla di veramente straordinario. Non volevo concentrarmi su crimini e violenze straordinari e sulle persone che li commettono. Il mio obiettivo era di scomporre la nostra cultura e il modo in cui pensiamo, come facciamo tutti parte di un groviglio orribile che è giunto il momento di sciogliere”.

Le due opzioni di Cassie

Quando ti trovi a dover gestire un materiale così difficile, parlando di violenza e traumi, devi essere molto attento a non usare toni compassionevoli o manipolatori – chiarisce Emerald Fennellper me si tratta di un dogma: quando le cose stanno andando per il peggio, arrivano le condizioni per tirar fuori l’aspetto più ironico delle persone. Il film affronta la vita di una donna costretta a convivere con un terribile trauma, senza perdere però il tono beffardo e l’ambizione di un qualche piccolo cambiamento. Proprio lì arriverà davanti al bivio fra una scelta romantica e un bagno di sangue. Cassie è una sorta di angelo vendicatore: ha intrapreso una sorta di viaggio biblico in cui ritrova le persone che a suo parere meritano di imparare una dura lezione. Si presenta con due opzioni: puoi confessare e redimerti o non confessare e dover pagare lo scotto delle tue colpe

Credit: Courtesy of Focus Features

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Cambiare una condizione tossica

Per questo film ho cercato di mettere lo spettatore nella condizione di ridere e immediatamente dopo sentirsi in colpa per aver riso – afferma in conclusione Emerald Fennellnon cercavo di farlo scendere giù come una medicina, ma piuttosto dargli una componente divertente, interessante e avvincente. La complessità a questo mondo è totale, per cui nessuno in questo film può essere considerato una persona cattiva e basta. Uomini e donne fanno semplicemente parte di una cultura che perpetua atteggiamenti ambigui nei confronti del sesso. Mi interessava porre delle domande fondamentali su come si possano affrontare queste attitudini per cambiare una condizione tossica che colpisce tutti noi”.

“La vendetta è un piatto dolce, ma rischia di guastarsi facilmente.  Vi prego di non rivelare i piani di Cassie dopo la visione del film”.

Emerald Fennell

 

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