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Unposted, Elisa Amoruso svela Chiara Ferragni, la regina dei social

Tra gli eventi più attesi di questo giovedì 4 settembre alla 76. Mostra del Cinema di Venezia, questa sera, ore 22.45, c’è la proiezione di Chiara Ferragni: Unposted il documentario sulla famosa fashion influncer diretto da Elisa Amoruso. Il film è nella sezione Sconfini e sarà nei nostri cinema come uscita evento dal 17 al 19 settembre.

Chiara Ferragni: Unposted

Chiara Ferragni, 31 anni, oltre 17 milioni di follower, secondo la rivista Forbes prima influencer al mondo nel campo della moda, in pochissimo tempo è diventata un’icona, di stile, di eleganza, di vita.  Nell’era dei social network, in cui la popolarità conta più di qualunque altro valore, avere milioni di fan virtuali è un potere immenso, che stravolge ogni forma di comunicazione e porta ad avere successo attraverso una strada apparentemente facile, diffondendo l’illusione per cui basta fare dei post su Instagram per guadagnare e avere una vita da sogno.

Il 2018 per Chiara Ferragni è stato un anno denso di avvenimenti: la nascita del figlio Leone, il matrimonio con il rapper Fedez, la decisione di condurre in prima persona entrambe le società che ha fondato, la Tbs Crew e Chiara Ferragni Collection, diventando Ceo di entrambe, l’aumento sempre più rapido e incessante di follower. #Chiaraneverstop è un hashtag che ricorre nei suoi post e si addice perfettamente ai ritmi sempre più incalzanti che Chiara ha affrontato negli ultimi mesi. Il racconto segue le tappe di questa crescita, personale e professionale, scandita dalle stagioni che si susseguono e dalla vita frenetica della fashion blogger più influente del mondo.

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Chi è davvero Chiara Ferragni?

Ma chi è davvero e come si diventa Chiara Ferragni?  Come si evolve una società basata sempre di più sui like di Facebook, che comunica le notizie più importanti tramite i post di Twitter, in cui chiunque può aprire un blog, parlare col resto del mondo e costruirsi una fama da solo? Che ruolo hanno i mass media, nell’epoca della rivoluzione culturale dei social? Quali sono le aspettative delle ragazze che sognano di diventare Chiara Ferragni e a quale modello femminile aspirano? Queste sono solo alcune delle domande a cui il film intende dare una risposta.

Chiara Ferragni incarna perfettamente un fenomeno che il film indaga e approfondisce attraverso interviste a giornalisti, scrittori, sociologi, docenti di Harvard: come l’avvento dei social network abbia trasformato radicalmente, oltre alle nostre vite personali, il mondo dei media e quello del business, influenzando anche le sfere della politica. Non esiste più nulla di irraggiungibile, grazie al web, ogni obiettivo sembra improvvisamente possibile e il vecchio modo di pensare appartiene a una realtà che sembra svanire giorno dopo giorno. Il film indaga questi temi in una forma narrativa contemporanea, dai molteplici linguaggi, in cui le interviste dirette si mescolano a scene che raccontano momenti significativi della vita di Chiara, a materiali di repertorio presi direttamente dalla società virtuale, il favoloso mondo di Instagram, di cui lei è la regina indiscussa.

Chiara Ferragni con la regista Elisa Amoruso

Chiara Ferragni con la regista Elisa Amoruso

Elisa Amoruso racconta…

La rivoluzione digitale sta cambiando il modo in cui comunichiamo e i rapporti tra le persone. Le piattaforme social hanno stravolto il mondo del lavoro, del business e dell’economia: un fenomeno globale che ha ristabilito regole e abbattuto barriere. Chiara Ferragni è stata una pioniera di questo mutamento: a trentadue anni è a capo di due aziende – una delle quali, The Blonde Salad, è diventata un case study della Business School di Harvard – e ha 17 milioni di follower. Il film ricerca il segreto del suo successo rapido e dirompente, con uno sguardo che non vuole essere giudicante, quanto piuttosto indagatore. Chiara Ferragni è anche la persona che sta dietro al suo personaggio, con le sue fragilità e le sue radici. Proprio queste contribuiscono a spiegare il suo successo in un mondo, quello dei social, che non ha leggi, ma è universale e può offrire una chiave di lettura del nostro presente e del nostro futuro“.

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