Diabète, une addition salée

Diabete e Glutine, due documentari che parlano di salute (e di interessi economici)

Da una parte una malattia, il diabete, che conta oltre 400 milioni di malati del mondo e che mette a rischio la tenuta dei sistemi sanitari, mentre l’industria farmaceutica continua ad arricchirsi. Dall’altra l’onda planetaria del gluten free, che risponde all’aumentare di intolleranze e casi di celiachia, ma che, contestualmente, è diventato un business che nel 2018 ha generato un fatturato di 15 miliardi di euro. Sono due facce della stessa medaglia, quella che parla di salute e interessi economici: sul canale culturale ARTE TV sono disponibili alla visione gratuita in streaming (sottotitolati in italiano) due documentari che ne parlano: Diabete, L’Epidemia Ordinaria e Glutine, Il Nuovo Nemico Pubblico?

Diabete, L’Epidemia Ordinaria

Diretto dai registi francesi Dorothée Frénot e Benoît Rossel, il documentario avvicina gli spettatori al mondo dei malati di diabete (che non ovunque hanno accesso alle cure gratuite) e getta luce su una malattia gestita con rassegnazione, che vive un futuro fatto di incertezze. Indagando tra Europa, Usa e Africa, il documentario dà voce a pazienti, esperti, ricercatori e medici e snocciola numeri sconvolgenti: la malattia riguarda già ora più di 430 milioni di persone e, secondo le stime, nel 2040 un adulto su 10 ne sarà colpito; una diagnosi, quella di diabete di tipo 1, che coglie impreparati soprattutto i più giovani. Ma se da una parte questa “catastrofe al rallentatore” costa 760 milioni di dollari all’anno a livello globale per i sistemi sanitari, dall’altra – spiega l’inchiesta – fa prosperare l’industria farmaceutica: il diabete rappresenta un mercato colossale da 46 miliardi di dollari annuali. Negli Stati Uniti, l’elevato costo delle cure, lasciato a carico dei pazienti, vede molti di loro privati delle cure più adatte oppure costretti a compromessi dolorosi pur di finanziarle.

Glutine, Il Nuovo Nemico Pubblico?

Questo documentario si interroga invece su quanto il glutine rappresenti davvero un rischio per la salute. Se da un lato i malati di celiachia sono obbligati a scegliere prodotti gluten free a causa di un’intolleranza grave, dall’altro sono star di Hollywood e sportivi di prima grandezza a suffragare questa ipotesi, come se i cibi privi di glutine fossero l’unica via verso uno stile di vita sano per chiunque. In questa co-produzione franco italiana, la regista Patrizia Marani prova a rispondere a tutti i dubbi che ruotano attorno ad uno degli additivi alimentari più noti, raccontando di intolleranze reali, ma anche di una “moda” che ha generato un business da oltre 15 miliardi di euro: il cibo senza glutine viene infatti consumato dal 25% degli adulti americani e tra l’8% e il 15% degli europei.

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