God's Not Dead2 0

Difendere ciò in cui si crede nel God’s Not Dead 2 di Harold Cronk

Dopo il successo di God’s Not Dead, sarà dal 2 marzo al cinema God’s Not Dead 2, il sequel diretto da Harold Cronk in cui s’intrecciano storia e attualità, fede e agnosticismo, spingendo adolescenti e adulti a interrogarsi sui temi più profondi dell’esistenza.


L’ambientazione si sposta dal college del primo film all’aula di un tribunale, dove un giovane avvocato (Jesse Metcalfe, foto copertina) deve difendere un’insegnante di liceo, Grace Wesley (Melissa Joan Hart), dall’accusa di proselitismo. L’accusa, rappresentata da uno dei più prestigiosi avvocati americani (Ray Wise), desidera sfruttare questo accadimento per creare un precedente finalizzato alla rimozione di ogni argomentazione di fede dai luoghi pubblici. La difesa riserverà però alcuni colpi di scena.

Ispirato a una causa legale reale, God’s Not Dead 2 affronta il delicato tema della difesa del diritto alla libertà di espressione e di opinione, mostrando un quadro di insidiosa discriminazione ideologica subita dai cristiani nella società contemporanea. Il film evidenzia inoltre il pericolo di ideologizzazione dei principali canali di comunicazione con la conseguente deformazione delle informazioni e invita lo spettatore ad interrogarsi sui grandi valori della vita, arrivando a domandarci: quanto siamo disposti a rischiare per difendere ciò in cui crediamo?

Ray Wise

Ray Wise

Se questo film è così attuale è perché difficilmente in America trascorre una settimana senza che spunti un caso legale che veda come protagonista il cittadino minacciato nel suo diritto di esercitare la libertà religiosa in un luogo pubblico. Nei titoli di coda del film, infatti, sono riportati venticinque casi similari che sono stati fonte d’ispirazione per la trama.

Si tratta di un film molto importante per ciò che sta succedendo nel nostro Paese e nel mondo – osserva Melissa Joan Hartvi sono tantissimi cristiani perseguitati. Abbiamo smesso di considerare le libertà sulle quali questo Paese è stato fondato”. Chuck Konzelman, co-sceneggiatore del film insieme a Cary Solomon, aggiunge: “l’idea largamente diffusa nella società e in particolare nelle scuole è che non si possa parlare di Gesù – quando invece persino gli studenti atei sarebbero disposti ad ammettere che la figura di Gesù sia storicamente esistita”.

Melissa Joan Hart

Melissa Joan Hart

God’s Not Dead 2 mostra il costo e il coraggio richiesti per difendere ciò in cui si crede in una cultura sempre più insidiosamente ostile. Il regista Harold Cronk spera che il suo nuovo lavoro possa mostrare ai cristiani come difendere la fede con coraggio ed efficacia: “è una storia di coraggio, fede e speranza, una sorta di cammino con il personaggio di Melissa, che invita a domandarsi: fino a che punto si è disposti a spingersi, quale livello di persecuzione si è disposti ad affrontare per mostrare veramente al mondo ciò che in cuor proprio si crede essere vero?”.

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