© Pathé Productions Limited, British Broadcasting Corporation and The British Film Institute 2019

Il Concorso, Keira Knightley lotta per i diritti delle donne a Miss Mondo 1970

© Pathé Productions Limited, British Broadcasting Corporation and The British Film Institute 2019

Dopo essere uscito in anteprima su MioCinema e #iorestoinSALA lo scorso dicembre, il 13 maggio arriva al cinema Il Concorso, il film diretto da Philippa Lowthorpe con protagoniste Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw e Jessie Buckley che racconta la sensazionale storia vera dell’interruzione del concorso di Miss Mondo 1970 ad opera del nascente Movimento di Liberazione delle Donne, un evento che finì sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo.

Il film

Nel 1970, a Londra, ebbe luogo il concorso di Miss Mondo, presentato dal leggendario attore comico Bob Hope (Greg Kinnear). All’epoca, la selezione di Miss Mondo era il programma televisivo più seguito al mondo, con oltre cento milioni di spettatori. Sostenendo che i concorsi di bellezza fossero degradanti per le donne, il neonato Movimento di Liberazione delle Donne britannico (nel film guidato da Keira Knightley) divenne famoso da un giorno all’altro facendo irruzione sul palcoscenico e interrompendo la diretta in mondovisione della gara. Ma non fu l’unico scandalo della serata: quando il collegamento della trasmissione fu ripristinato, a conquistarsi il titolo non fu la favorita contendente svedese, bensì Miss Grenada (Gugu Mbatha-Raw), la prima donna nera ad essere incoronata Miss Mondo. Nel giro di poche ore, il pubblico televisivo del globo terrestre aveva assistito allo spodestamento del patriarcato dalla ribalta e al sovvertimento dell’ideale occidentale di bellezza femminile.

Philippa Lowthorpe racconta…

Nel film l’attenzione si concentra prevalentemente su due gruppi: delle giovani donne intenzionate a conquistare il mondo attraverso il loro comportamento turbolento per far conoscere il loro messaggio di liberazione ed eguaglianza; e le giovani donne che partecipano al concorso di bellezza, abbracciando l’opportunità offerta loro dal titolo di Miss Mondo sperando di farsi conoscere in un modo diverso. Il film non si schiera dalla parte di qualcuno: celebra e sfida tutte le donne, le attiviste come le concorrenti, e i modi diversi in cui scelgono di navigare in un mondo dominato dagli uomini”.

Il Concorso 1

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Il fatto è che il concorso di Miss Mondo offriva ad alcune donne la straordinaria opportunità di uscire dalla loro vita monotona per fare qualcosa di diverso, di coraggioso e di eccezionale. Peccato che dovessero usare i loro corpi e il loro aspetto per ottenere una simile occasione. Era molto importante che il film non giudicasse o criticasse queste donne. Siamo profondamente convinte che tutte le donne debbano essere trattate con eguale rispetto. Senza dubbio, le femministe di allora mostrarono un evidente ostracismo al concorso, ma non alle singole concorrenti”.

Il film non è solo una celebrazione delle femministe, è un elogio di una comune sorellanza e della forza che acquistano le donne quando collaborano anziché litigare tra loro. Ma il film vuole anche essere un’esplorazione della bellezza femminile, di quello che significa. La possediamo in quanto donne? È appannaggio degli altri? Siamo oggetti o soggetti delle nostre vite? Non è necessario essere una donna per lasciarsi ispirare da questo film: penso che tratti dell’umanità tutta e di una società più tollerante che abbracci le donne e i loro innumerevoli talenti e che gli uomini possano apprezzare questi temi tanto quanto le donne.

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Vale la pena raccontare la determinazione e il coraggio di quelle donne per ottenere un cambiamento, sia sulle singole donne che sulla società in generale. Ovviamente riconosco che il sessismo è tutt’altro che scomparso, ma lo scopo di un film che vuole commemorare quelle protagoniste uniche è ispirarci a fare ciascuna del nostro meglio per continuare a progredire”.

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