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Il futuro e i compromessi nel Si Muore Tutti Democristiani del Terzo Segreto di Satira

Il 10 maggio arriva al cinema Si Muore Tutti Democristiani, il film diretto da dal collettivo milanese Il Terzo Segreto di Satira (composto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi) che lo ha anche scritto insieme a Ugo Chiti. Nel cast ci sono Marco Ripoldi, Massimiliano Loizzi, Walter Leonardi, Renato Avallone con Valentina Lodovini, Martina De Santis e Francesco Mandelli.


Stefano (Marco Ripoldi), Fabrizio (Massimiliano Loizzi) ed Enrico (Walter Leonardi) sono amici da una vita legati dagli stessi ideali e dagli stessi sogni. Insieme gestiscono una piccola casa di produzione con la speranza di tornare a realizzare documentari a tema sociale. Quel tanto desiderato progetto sembra finalmente arrivare insieme a un considerevole guadagno economico, ma anche a un patto che potrebbe azzerare tutto ciò in cui hanno sempre creduto.

E una grande domanda li turba profondamente giorno e notte: “Meglio fare cose pulite con i soldi sporchi, o cose sporche con soldi puliti?”. Cosa decideranno i nostri eroi? Rifiuteranno il lavoro, rimanendo “sfigati”, ma puri? Oppure accetteranno la proposta, stravolgendo le loro vite e i loro principi? Una riflessione ironica e impietosa sul compromesso, narrata con i toni dell’umorismo e della commedia e una lapidaria conclusione: “nasci contestatore, muori contestato”.

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Lasciamo spazio alle parole dei filmmaker, Il Terzo Segreto di Satira:

Con il film Si Muore Tutti Democristiani desideriamo raccontare il percorso lavorativo e umano di tre amici e colleghi: il passato etico, politicizzato e anti-sistema, il presente precario e frustrante ma coerente e infine il compromesso che porta sì serenità economica ma che spegne le loro passioni di gioventù. Tutto questo con un tono da commedia e l’umorismo che caratterizza il nostro lavoro anche sul web”.

Tutto parte da uno spunto personale, in quanto, come i protagonisti del film, siamo una piccola “casa di produzione” che si occupa principalmente di satira politica e sociale. Nel tempo abbiamo ricevuto alcune proposte, vantaggiose dal punto di vista economico, ma non in linea con il nostro progetto. Lavori che hanno sempre portato discussioni e litigate interne. La domanda che ci siamo posti è stata questa: se la litigata fosse andata avanti, cosa ci saremmo detti? Cosa ci saremmo rinfacciati? Fino a che punto saremmo arrivati?

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C’è una sensazione che avvertiamo tutti e cinque: con il passare del tempo accetti compromessi che in passato probabilmente non avresti accettato; e tutto questo avviene sotto traccia, in maniera non sempre visibile. La vera difficoltà sta, in un’Italia in crisi dal punto di vista economico ma non solo, nel mantenere un equilibrio tra coerenza e compromesso, cosa che non riesce ai protagonisti del nostro film e forse neanche a noi”.

La storia vuole anche essere metafora della sinistra italiana e della sua mutazione “renziana”. Sinistra incarnata dai tre protagonisti nelle sue molteplici sfaccettature. Il film ha come centro la nostra città, Milano e il suo recente rinnovamento: zone specifiche e riconoscibili, come la pedonale China Town fatta di localini alla moda e ristoranti tipici, l’adiacente Parco Sempione con la sua distesa verde che sconfina poco lontano da Piazza Duomo, la nuova darsena con il lungo percorso a filo d’acqua e la vivace movida notturna, i quartieri Isola e stazione Garibaldi con il loro mix di vecchie case di ringhiera e la luminosa skyline nata nell’ultimo decennio”.

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Gran parte del cast del film è quello che ha condiviso con noi questi anni prima l’esperienza sul web e poi quella in tv. Enrico, Fabrizio e Stefano sono la continuazione di personaggi nati cinque anni fa sul web e che grazie a una storia con un maggiore respiro raggiungono il loro sviluppo definitivo”.

“Arriva sempre nella vita quel momento in cui diventi parte del sistema contro cui manifestavi: nasci contestatore, muori contestato”.

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