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Ipersonnia, Stefano Accorsi nel futuro (prossimo) di Alberto Mascia

Dopo essere stato presentato Fuori Concorso al 40° Torino Film Festival, martedì 29 novembre arriva nei nostri cinema Ipersonnia il futuristico film diretto da Alberto Mascia con Stefano Accorsi e Caterina Shulha a guidare un cast che si completano con: Astrid Meloni, Paolo Pierobon, Alessandro Gazale, Andrea Germani, Francesco La Mantia, Tony Laudadio, Giordano De Plano, Mauro Marino e con Sandra Ceccarelli. 

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Il film

Italia, futuro prossimo. Le vecchie carceri congestionate e violente sono solo un ricordo: ora i detenuti scontano la pena in uno stato di sonno
profondo che li rende inoffensivi. L’ipersonno è un sistema economico ed efficiente, perché ha drasticamente ridotto il tasso di recidiva criminale. Ma non tutto funziona come dovrebbe: un giorno David Damiani (Stefano Accorsi), psicologo carcerario, si trova di fronte a un detenuto aggressivo di cui sono andati persi tutti i dati. L’imprevisto innescherà una catena di eventi che costringeranno lo stesso David a confrontarsi con i fantasmi del proprio passato, e con una cospirazione che coinvolgerà anche Viola (Caterina Shulha), l’amore della sua vita, e che lo porterà a scoprire che niente è ciò che sembra.

Alberto Mascia racconta…

Ipersonnia è un thriller psicologico ambientato in un futuro distopico. Un futuro molto prossimo, un presente alternativo, in cui il vecchio sistema carcerario, con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, è stato sostituito da un nuovo e rivoluzionario regime detentivo basato sull’addormentamento forzato dei detenuti: “Hypnos”, fiore all’occhiello di una classe politica spregiudicata e incline a pericolose derive autoritarie. Ma non solo: Ipersonnia è anche la storia di un amor fou, di una passione, di un’ossessione, e di un uomo che si troverà costretto a sacrificare il proprio amore sull’altare di una causa più alta, dalla quale dipendono i destini di molte altre persone”.

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“Il congegno narrativo del film, frutto di una scrittura lunga e stratificata, ruota intorno a temi che mi affascinano da sempre: l’impossibilità di trascendere i limiti del proprio orizzonte percettivo, l’illusorietà del concetto di realtà, l’impatto silenzioso ma pervasivo che hanno su di noi i condizionamenti più o meno occulti della società in cui viviamoIpersonnia ibrida generi diversi: il thriller, il noir, la fantascienza (una fantascienza “morbida”, più concettuale che scenografica, lontana dall’estetica pulita e ipertecnologica della fantascienza mainstream). E, accompagnando lo spettatore in un viaggio vertiginoso tra i meandri dell’inconscio del suo protagonista, ambisce ad offrire al pubblico uno spettacolo sorprendente ed emozionante in un territorio ancora poco esplorato nel panorama del cinema italiano di oggi”.

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