Lamb 0

Lamb, Noomi Rapace tra folklore e follia nell’horror fantasy di Valdimar Jóhannsson

Da giovedì 31 marzo arriva nelle sale italiane con Wanted Cinema Lamb, il film horror-fantasy del regista islandese Valdimar Jóhannsson con Noomi Rapace Hilmir Snær Guðnason. Una fiaba nera e ricca d’atmosfera, premiata al Festival di Cannes 2021 e vincitore dell’ultimo Festival di Sitges, che segue le vicende di una coppia senza figli nell’Islanda rurale che per sfidare le leggi della natura finisce per pagare delle dure conseguenze. Ambientato in una fattoria in Islanda, i due protagonisti un giorno troveranno un misterioso neonato ibrido: la gioia iniziale lascerà ben presto spazio all’incubo.

Il film

María (Noomi Rapace) e Ingvar (Hilmir Snaer Gudnason) sono una coppia che vive in una remota fattoria immersa nella fredda natura islandese, dove accudiscono il loro gregge e lavorano la terra. Un giorno i due rinvengono un neonato in un loro campo agricolo e non sanno come mai si trovi lì da solo. Non avendo figli, ma allettati dalla prospettiva di una vita familiare, Maria e Ingvar decidono di tenere il piccolo con loro. Non sanno che il loro momento di gioia è destinato a finire e li porterà alla completa distruzione.

La fusione tra mondo umano e animale

Ispirato ai racconti popolari e al folklore del suo paese, l’angosciante film di debutto del regista islandese (presentato in anteprima al festival Alice nella Città e alla 74ª edizione del Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio per l’originalità assegnato dalla giuria di Un Certain Regard) affronta temi sociali concreti, come l’essere genitori, facendo convergere il mondo umano e animale in un susseguirsi di simbolismi, allegorie e metafore.

Noomi Rapace

Noomi Rapace

Negli USA è già cult

Lamb, che negli Stati Uniti ha raccolto centinaia di recensioni, diventando un cult grazie al complicato equilibrio tra horror soprannaturale e angosciante racconto popolare, si preannuncia come uno dei film più attesi dell’anno, da guardare tutto d’un fiato e che accenderà numerosi dibattiti sulle scelte estreme e non convenzionali del regista.

Leave a Comment