LICORICE PIZZA

Licorice Pizza, l’amore giovane (e nostalgico) di Paul Thomas Anderson

Dopo il grande debutto negli Stati Uniti e in Canada (dove è approdato nelle sale lo scorso Natale), giovedì 17 marzo arriva anche nei cinema italiani Licorice Pizza, l’atteso e sorprendente ultimo film di Paul Thomas Anderson, senza dubbio una delle pellicole più attese di questa stagione cinematografica. Ambientato nel 1973, il film racconta l’infido cammino del primo amore tra due ragazzi – interpretati dai debuttanti Alana Haim e Cooper Hoffman – che crescono, corrono e si innamorano nella San Fernando Valley.

Il film

Los Angeles, 1973. Gary Valentine (Cooper Hoffman, il figlio del compianto Philip Seymour Hoffman) adolescente intraprendente e fanfarone, incontra Alana Kane (Alana Haim, chitarrista della band Haim), venticinquenne sul cammino dell’indipendenza. Lei gli porge specchio e pettine per la foto dell’annuario scolastico, lui le dichiara il suo amore eterno. Dieci anni li separano ma tutto sembra unirli. Irresistibilmente attratti l’uno dall’altra, non sanno come amarsi, non sanno nemmeno se si amano o se amano soltanto l’idea di amarsi. Tra choc petrolifero e crepuscolo della Hollywood classica, il loro ipotetico grande amore parte, avanza, sterza, vaga, sosta, svolta, si riallinea in fondo alla notte e alla San Fernando Valley. In questo racconto per immagini accompagnato dai brani mai dimenticati di David Bowie, Paul McCartney, Nina Simone, The Doors, Anderson ha voluto al suo fianco un cast stellare: oltre ai giovanissimi e carismatici protagonisti, vediamo, in ruoli cameo memorabili, Sean Penn, Bradley Cooper, Tom Waits e Benny Safdie.

LICORICE PIZZA

L’apprezzamento della critica

Acclamato dalla critica, Licorice Pizza è per Variety “un capolavoro”, il “film dell’anno” per Entertainment Weekly; “il film più delicato e accattivante di Anderson” per Screen International; mentre per Rolling Stone “ci sono due corteggiamenti nella pellicola, e solo uno di loro avviene sullo schermo. L’altro è tra noi e il film”. A dire del New Yorker è questa “la creazione più felice del cineasta statunitenese”; “un film divertente che, come American Graffiti e Fast Times at Ridgemont High, cattura i giovani in modi esilaranti e commoventi” si legge su Usa Today; a parlare di “sbalorditivo debutto” dei due giovani protagonisti è l’Observer, che considera Alana e Gary “due dei personaggi di Hollywood più completi e profondamente complicati nella memoria recente”.

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