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SPECIALE W. ALLEN – Play It Again Woody: quando il Genio viene diretto

Tra due giorni lo vedremo al cinema con la commedia Gigolò per Caso, di John Turturro. Vi stiamo parlando di Woody Allen che in questa occasione torna a vestire solamente i panni dell’attore. Nei suoi oltre 60 film, non è infatti la prima volta che l’autore e regista si mette a disposizione di un collega. Abbiamo così deciso di passare in rassegna tutti quei film in cui il genio occhialuto è stato diretto. Si tratta di una filmografia piuttosto bizzarra ma per nostra fortuna ristretta: i suoi lavori da regista sono decisamente superiori. Tuttavia il prossimo film in uscita sembra promettere bene, anche perché Woody, irrefrenabile, ci ha messo del suo per migliorare il copione che Turturro gli ha presentato inizialmente.

Insieme a John Turturro in "Gigolò per Caso"

Insieme a John Turturro in “Gigolò per Caso” (2014)

L’incontro di Woody Allen con il grande schermo è datato 1965. Il suo esordio cinematografico è Ciao Pussycat di cui è attore, autore e sceneggiatore. La regia fu però affidata a Clive Donner. Il film è divertente ben riuscito, una farsa erotica nei ruggenti anni ’60. Oggi è diventato un cult.

"Ciao Pussycat" (1965, Clive Donner)

“Ciao Pussycat” (1965, Clive Donner)

Due anni più tardi, nel 1967, Allen è tra gli interpreti di James Bond 007 – Casino Royale, diretto dai registi John Huston, Val Guest, Ken Hughes, Joseph McGrath e Robert Parrish. Dall’omonimo romanzo di Ian Fleming, la storia è ricca di avventure tragicomiche.

"James Bond 007 - Casino Royale" (1967, Huston, Val Guest, Ken Hughes, Joseph McGrath e Robert Parrish)

“James Bond 007 – Casino Royale” (1967, Huston, Val Guest, Ken Hughes, Joseph McGrath e Robert Parrish)

Ed eccoci arrivati in quello che forse è il suo migliore solo da attore: Provaci Ancora, Sam, 1972. Un film tratto dalla commedia scritta nel 1969 dallo stesso Allen (in teatro fu un successo: 453 repliche!) che però sul set si lascia dirigere da Herbert Ross. Esilarante e ricco di citazioni, la principale quella di Humphrey Bogart e Casablanca. Il titolo nasce proprio da quel film nella sequenza in cui Ingrid Bergman si rivolge al pianista nero: “Play It Again, Sam” (“suonala ancora Sam”). Il personaggio sfigato con le donne, interpretato da Woody Allen, nella versione originale si chiama Allan Felix. In Italia fu ribattezzato Sam in modo tale da far capire l’allusione.

Con Diane Keaton in "Provaci Ancora, Sam" (1972, Herbert Ross)

Con Diane Keaton in “Provaci Ancora, Sam” (1972, Herbert Ross)

Nel 1976 lo troviamo ne Il Prestanome di Martin Ritt. Il film rievoca gli anni del maccartismo e la “caccia alle streghe” (comuniste) tra gli anni ’40 e ’50. La comicità di Woody in chiave drammatica è il punto di forza della pellicola.

Ne "Il Prestanome" (1976, Martin Ritt)

Ne “Il Prestanome” (1976, Martin Ritt)

Dopo oltre un decennio arriva il King Lear di Jean Luc Godard in cui Allen partecipa con una breve apparizione, nella parte del montatore Alien.

Nei panni di Alien in "King Lear" (1987, Jean Luc Godard)

Nei panni di Alien in “King Lear” (1987, Jean Luc Godard)

Il ritorno alla commedia arriva nel 1991 con Storie di Amori e Infedeltà, diretto da Paul Mazursky. Woody torna protagonista insieme a Bette Midler. Una coppia che scoppia e che si ritrova più volte, in un divertente susseguirsi di situazioni.

Con Bette Midler in "Storie di Amori e Infedeltà" (1991, Paul Mazursky)

Con Bette Midler in “Storie di Amori e Infedeltà” (1991, Paul Mazursky)

Nel 1995 partecipa nel film per la tv Ragazzi Irresistibili, per la regia di John Edman (fu diretta al cinema nel 1975 proprio da Herbert Ross). Per Allen non proprio la sua partecipazione più memorabile.

"Ragazzi Irresistibili", un film per la tv (1995, John Edman)

“Ragazzi Irresistibili”, un film per la tv (1995, John Edman)

Nel 1998 dopo aver partecipato come doppiatore nel cartone animato Z la Formica (di Eric Darnell e Tim Johnson), lo troviamo solo per una rapida apparizione comica in Gli Imbroglioni di Stanley Tucci, un film ambientato negli anni ’30 della Depressione.

"Gli Imbroglioni" (1998, Stanley Tucci)

“Gli Imbroglioni” (1998, Stanley Tucci)

Arriva il nuovo millennio. Nel 2000 lo troviamo nel grottesco Ho Solo Fatto a Pezzi Mia Moglie di Alfonso Arau. Woody Allen, nella parte di un mago maldestro, fa bande à part, mettendoci del suo nei dialoghi.

"Ho Solo Fatto a Pezzi Mia Moglie" (2000, Alfonso Arau)

“Ho Solo Fatto a Pezzi Mia Moglie” (2000, Alfonso Arau)

Qualche mese dopo, sempre nel 2000, lo troviamo in un cameo (non accreditato) di Una Spia per Caso di Douglas McGrath e Peter Askin. Si tratta del remake del suo Il Dittatore dello Stato Libero di Bananas. Nel cast era presente invece John Turturro.

Il cameo in "Una Spia per Caso" (2000, Douglas Mcgrath, Peter Askin)

Il cameo in “Una Spia per Caso” (2000, Douglas Mcgrath, Peter Askin)

Arriviamo così al suo ultimo cameo, nel 2012, nel film a lui dedicato Paris-Manhattan di Sophie Lellouche. Woody Allen rappresenta l’idolo e il punto di riferimento della protagonista. Alla fine, appare lui, nei panni di se stesso.

Nei panni di se stesso in "Paris-Manhattan" (2012, Sophie Lellouche)

Nei panni di se stesso in “Paris-Manhattan” (2012, Sophie Lellouche)

Adesso non ci resta che aspettare il suo prossimo film da regista, per tenere la sua media invidiabile di un film all’anno, entro questo 2014.

 

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