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VENEZIA 71 – In gara si sfidano Kaan Müjdeci e Alix Delaporte mentre Shakespeare si adatta ai nostri tempi in Cymbeline

A Venezia prosegue la Mostra cinematografica. Il primo film in competizione della giornata è Sivas di Kaan Müjdeci: in un villaggio nell’Anatolia ci sono un ragazzino di undici anni, Aslan, ed un cane da combattimento acciaccato, Sivas. Tra loro si sviluppa un legame dopo che Aslan trova Sivas abbandonato e ferito in un fosso. Uno spettacolo scolastico di Biancaneve e i sette nani fa da sfondo alla storia: Aslan è molto deluso per aver perso il suo ruolo di principe contro Osman, suo rivale in amore nonché figlio del capo del villaggio. Mentre Osman cerca di conquistare Ayse, la “principessa” del villaggio, Aslan cerca di impressionarla con il suo nuovo amico, Sivas. Il cane nel frattempo ha trovato una casa e inizia a vincere un combattimento dopo l’altro.

"Sivas"

“Sivas”

Sivas è figlio di se stesso, un film che si genera lentamente, mentre si svolge. Si potrebbe definire un film dotato di una grammatica cinematografica sperimentale“. Ad esprimersi così è lo stesso regista il cui intento principale era quello di “rispecchiare fedelmente la vivacità della vita nell’Anatolia rurale: le immagini “artificiali” dei film che rappresentano la vita nei villaggi mostrano degli insediamenti presumibilmente “sonnolenti”, con un personaggio che non vede l’ora di andarsene“. Per Müjdeci, nel film “non c’è un amore epico o una lotta epica o le solite cose che vediamo nei film che riguardano la vita rurale anatolica. Sivas non cattura, ma lascia volentieri che i suoi personaggi principali, interpretati da attori non professionisti, e la sua ambientazione naturale si sviluppino liberamente, restando allo stesso tempo saldamente ancorato alla sua trama”.

"Le Dernier Coup De Marteau"

“Le Dernier Coup De Marteau”

Verso sera sarà poi proiettato Le Dernier Coup De Marteau di Alix Delaporte, ambientato in Provenza a Camargue. Victor, ragazzo di quattordici anni, abita con la madre in una comunità limitrofa a quella dei gitani. Quando entra per la prima volta al teatro dell’Opera di Montpellier non sa nulla di musica classica. Né sa nulla riguardo suo padre, Samuel Rovinski, che si trova lì per dirigere la 6° sinfonia di Mahler. Per cambiare il corso del suo futuro, improvvisamente incerto, per sua madre Nadia, per Luna, la ragazza di cui si è innamorato, Victor decide di uscire dall’ombra e di trarre il meglio dalle opportunità che ha trovato sul suo cammino.

Alix Delaporte

Alix Delaporte

La Delaporte ha spiegato come mai nei suoi film ci siano così pochi dialoghi: “non è un obiettivo che mi sono posta, semplicemente avviene così. Non si tratta di silenzio ma piuttosto di un terreno vergine. Proprio come Victor che sta per diventare quattordicenne. Con lui volevo sentire l’assenza di un padre e la paura di perdere una madre. Volevo scoprire con lui la musica classica e immergerlo in un’orchestra nel mezzo delle prove. Ma quello che più mi interessava era portare questo ragazzo a provare la sua prima emozione artistica“.

"Cymbeline"

“Cymbeline”

A metà pomeriggio invece segnaliamo, nella categoria Orizzonti, il film Cymbeline diretto da Michael Almereyda e con un gran cast: Milla Jovovich, Ed Harris, Dakota Johnson, Penn Badgley, Anton Yelchin, Ethan Hawke, John Leguizamo e Bill Pullman. La trama: la giovane figlia del leader di una gang decide di disobbedire al padre e sposare l’uomo che ama. Ma il padre non si dà per vinto e costringe la figlia a divorziare: l’uomo amato dalla ragazza partirà per l’esilio mentre lei rimarrà reclusa nelle sue stanze finché non si deciderà a sposare il prescelto del padre. Quattordici anni dopo Hamlet, Hawke e Almereyda tornano a lavorare assieme per adattare per il grande schermo un’altra opera di William Shakespeare.

Dakota Johnson, Penn Badgley e Ethan Hawke sul set

Dakota Johnson, Penn Badgley e Ethan Hawke sul set

A parte una produzione della BBC del 1982, non è mai stato tratto un film da Cymbeline che per il regista “è una storia ricca e significativa, e Imogen è comunemente considerata una delle più affascinanti eroine di Shakespeare. Nell’adattamento la storia è ambientata nell’America dei nostri giorni. Ho pensato che valesse la pena contrapporre la secolare poesia di Shakespeare con le tensioni e la tecnologia della realtà contemporanea“.

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