Luca Chikovani 0

Intervista a Luca Chikovani: “Lazzaro Felice, una fiaba che mi ha cambiato e che parla al cuore”

Candidato a ben nove premi ai prossimi David di Donatello (tra cui Miglior Film, Regia e Sceneggiatura Originale), ad aprire – lunedì 25 febbraio (info evento QUI) – la seconda edizione della rassegna Il Mio Film del Cineteatro Volta di Pavia sarà Lazzaro Felice, l’ultimo scritto e diretto da Alice Rohrwacher, presentato lo scorso anno al Festival del Cinema di Cannes. Un’opera poetica che la stessa regista ha descritto così: “è un manifesto politico, è una fiaba sulla storia d’Italia degli ultimi cinquant’anni, è una canzone.

Il film

Quella di Lazzaro (Adriano Tardiolo), un contadino che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da poter sembrare stupido, e Tancredi (Luca Chikovani), giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione, è la storia di un’amicizia. Un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è la prima, per Lazzaro. E attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi.

Intervista a Luca Chikovani

Subito dopo la proiezione del film, interverrà come ospite uno dei due giovani protagonisti del film, Luca Chikovani. Artista a tutto tondo (oltre a rivelarsi un attore-rivelazione, è anche un bravissimo e apprezzatissimo cantante con un disco all’attivo, Start, uscito nel 2016), abbiamo deciso di intervistarlo.

Lazzaro Felice apre la rassegna Il Mio Film al Cineteatro Volta di Pavia: cosa rappresenta per te questo film?

Questo film ha significato molto per me, non avrei mai pensato di far parte di questa fiaba. Lazzaro Felice è un film che insegna molto, che ci fa capire l’attuale situazione sociale. Mi ha fatto capire molte cose, in particolare di quanto la stiamo diventando materialisti come società, sempre più attaccati ad oggetti che acquistiamo di continuo che ci danno una felicità simulata, solo apparente. Stiamo perdendo la nostra umanità e ci stiamo allontanando dalla spiritualità, viviamo una vita egoista basata solo sul nostro piacere e non riusciamo più a capire che le cose semplici, gli amici e la famiglia sono le cose che veramente ci possono dare la felicità. Questo film mi ha cambiato: mentre prima cercavo la fama e il successo ora ho capito che ci sono cose più importanti e che bisogna usare bene questa “ fama” per diffondere un messaggio positivo ai giovani perché siamo il futuro di questo pianeta.

Adriano Tardiolo e Luca Chikovani

Adriano Tardiolo e Luca Chikovani

Tu interpreti Tancredi. Che esperienza è stata per te interpretare questo personaggio? Come ti ha guidato Alice Rohrwacher?

Come ti dicevo sono capitato per caso in questo film. La casting director Chiara Polizzi e Alice (Rohrwacher, ndr.) mi hanno visto in una pubblicità su Mtv e mi hanno chiamato per fare il casting, che inizialmente era andato molto male perché era la prima volta per me. Ma Alice sin dal primo giorno è stata una seconda mamma. Sul set ci ha aiutato molto, non ci ha insegnato a “recitare” ma a vivere emotivamente l’esperienza come se fosse vera. La fantasia: è quello il segreto.

Da Youtube e la musica (a proposito, complimenti per la tua voce) al cinema, con tanto di anteprima al Festival di Cannes. Tra scrivere e cantare una canzone e il riguardarsi su un grande schermo in un film, cosa ti emoziona di più?

Credo che la musica e il cinema siano due arti che vanno a braccetto. Mentre la musica è un lavoro creativo quasi solitario, il cinema è invece un lavoro di squadra, dove ogni persona è fondamentale per creare un film. La cosa divertente è che abbiamo visto per la prima volta Lazzaro Felice direttamente sullo schermo del Festival di Cannes: stavamo tutti morendo di paura ma è stato un grande successo e il pubblico francese lo ha apprezzato molto. Io sono sempre stato uno che preferisce il momento in cui qualcosa si crea, come la produzione e scrittura di un brano, i concerti e ora il recitare in un film. Credo che la soddisfazione maggiore la si prova mentre si lavora. Poi è chiaro, una volta finito il prodotto, è bello vedere cosa ne pensa la gente. Ma sinceramente vivo molto di più intensamente ed emotivamente il momento in cui realizzo un concerto o quando recito sul set.

..

Luca Chikovani con Nicoletta Braschi (candidata al David come Miglior Attrice Non Protagonista)

A tutti coloro che ancora non hanno visto Lazzaro Felice e che verranno a vedere il film per la prima volta, che invito manderesti? Perché merita di essere visto?

Credo che al pubblico che verrà muoverà qualcosa dentro. Più che un film è un’esperienza che connette le immagini dello schermo al nostro Io interiore, risvegliando in qualche modo qualcosa dentro di noi. È un film che va visto con il cuore, bisogna lasciarsi andare e entrare a far parte di questa fiaba. Ne vale veramente la pena.

Intervista di Giacomo Aricò


Luca Chikovani 3

 

Leave a Comment