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Relic, tre generazioni di donne in una famiglia maledetta

Prodotto anche dai fratelli Russo e da Jake Gyllenhall, domenica 1 novembre al 20° Trieste Science+Fiction Festival è stato presentato online Relic, l’opera prima diretta da Natalie Erika James, un horror di pregevole fattura interpretato da tre generazioni di donne: Robyn Nevin, Emily Mortimer e Bella Heatchcote.

Il film

Quando l’anziana madre Edna (Robyn Nevin) scompare inspiegabilmente, sua figlia Kay (Emily Mortimer) e la nipote Sam (Bella Heathcote) si precipitano nella fatiscente casa di campagna della loro famiglia, trovando indizi della sua crescente demenza sparsi per la casa in sua assenza. Dopo che Edna ricompare misteriosamente così come era scomparsa, la preoccupazione di Kay che sua madre sembri reticente o incapace di dire dove è stata si scontra con l’entusiasmo di Sam di riavere sua nonna. Mentre il comportamento di Edna diventa sempre più instabile, entrambe iniziano a percepire che una presenza insidiosa in casa potrebbe prendere il controllo.

Emily Mortimer

Emily Mortimer

Un horror che non si dimentica

Con Relic, la scrittrice e regista all’esordio Natalie Erika James crea una nuova interpretazione indimenticabile del film sulla casa stregata. Ma la casa, seppur inquietante e claustrofobica (per quanto sia immensa), non è la protagonista. Quella alla quale assistiamo è infatti una storia nera che parla di legami familiari infranti. Circondata dal bosco, è infatti un’altra casa, quella del bisnonno di Kay, un uomo ritenuto instabile di mente che venne abbandonato dall’intera famiglia. La finestra della sua dimora, come un testimone, è stata installata nella casa di Edna, nella porta d’ingresso principale. Il suo influsso negativo diventerà per Edna insostenibile. Ma Relic (Reliquia), è soprattutto una storia di tre generazioni (al femminile).

Robyn Nevin

Robyn Nevin

Edna, una donna che si spegne

Assoluta protagonista del film è Edna, magnificamente interpretata da un’ispiratissima Robyn Nevin. All’inizio del film la vediamo, probabilmente in un ricordo, da sola di fronte ad un albero di Natale acceso. Capiamo subito che questa donna è stata molto trascurata dalla famiglia. La figlia Kay, interrogata dalla polizia quando Edna risultava ancora scomparsa, afferma infatti che non sentiva la madre da tanto tempo. La nipote Sam, che ha altrettanto un rapporto di distacco e freddezza con Kay (che infatti chiama sempre per nome e mai con “Mamma”), invece prova un grande affetto per la nonna. Un giorno però Edna ricompare dal nulla. Capiamo subito dalla presenza di post-it in ogni dove che le ricordano qualsiasi cosa, che probabilmente soffre di amnesie. O meglio, di Alzheimer: l’anziana padrona di casa infatti alterna momenti di pacatezza ad altri di grande ira. E quando inizia a parlare con una presenza che continua a tormentarla, si intuisce che diventa pericolosa non solo verso se stessa ma anche verso chi le sta accanto. L’horror della James sembra essere infatti una metoforica rappresentazione della malattia mentale (Alzheimer o demenza senile) all’interno di una famiglia. Kay non ha assolutamente intenzione di portarsi a casa sua la madre. Preferisce farla rinchiudere in un centro specializzato (ovviamente contro il parere di Sam).

Bella Heathcote

Bella Heathcote

La muffa nell’anima

Man mano che il film va avanti, trascinandoci in un’atmosfera spaventosa e disturbante, sentiamo sempre più l’odore di muffa che affiora dalle pareti. Le foto dei ricordi, i vecchi disegni, rendono il tutto ancora più terrificante. Edna c’è ma sembra non esserci più. Sembra posseduta da un demone e sembra che voglia uccidere chi l’ha uccisa nell’anima lasciandola sola, ovvero Kay e Sam. Il labirinto della follia diventa il labirinto della “casa nella casa” dove finisce risucchiata Sam. Edna arriva, nel finale del film, completamente muffa, marcia, scavata. Quando Kay, dopo aver salvato Sam (che per la prima volta nel film arriva a chiamarla “Mamma”), decide di assistere ancora Edna, assistiamo allo sconvolgente (simbolico, onirico) finale. Non l’anticiperemo, ma possiamo solo darvi un indizio: le tre donne della famiglia saranno abbracciate, stese a letto. Edna se n’è già andata, Kay inizia ad ammuffirsi come lei.

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