Con oltre cento ruoli alle spalle, Samuel L. Jackson è indubbiamente uno degli attori più apprezzati di Hollywood. Oggi, giorno del suo 70° compleanno, lo festeggiamo ripercorrendo la sua carriera, guidata soprattutto da due grandi maestri, Spike Lee e Quentin Tarantino.
Gli esordi in teatro e i primi ruoli
La carriera di Jackson comincia sul palco, dopo l’ottenimento del diploma in arti drammaturgiche presso il Morehouse College di Atlanta. Durante il periodo scolastico prese parte a numerosi progetti, tra cui Home, A Soldier’s Play, Sally/Prince e The District Line. Ha inoltre recitato in due spettacoli di August Wilson presso lo Yale Repertory Theatre. È poi apparso in Mother Courage and Her Children, Spell #7 e The Mighty Gents per il New York Shakespeare Festival. Davanti ad una macchina da presa inizia a recitare in molti spot pubblicitari e per la prima volta appare in Together for Days, diretto da Michael Schultz. Successivamente si trasferisce a New York, dove entra nella compagnia teatrale Negro Ensemble (nella quale partecipa la futura star del cinema Morgan Freeman), e viene assunto come intrattenitore per il pubblico durante le pause nello show di Bill Cosby. Appare in un ruolo minore in Ragtime, film diretto da Miloš Forman (1981) e ne Il Principe Cerca Moglie (1988).
Spike Lee, la sua salvezza
Dopo queste prime positive esperienze, si trova invece ad interpretare ruoli marginali ed entra nella dipendenza dalla cocaina e dall’alcool, proprio come suo padre. L’occasione del riscatto gli arriva da Spike Lee: dopo Fa’ la Cosa Giusta (1989) e Mo’ Better Blues (1990), appare in Jungle Fever (1991) dove interpreta un tossicodipendente e vince un premio speciale (istituito apposta) come migliore attore non protagonista al Festival di Cannes. Nel mezzo, viene chiamato da Martin Scorsese per Quei Bravi Ragazzi (1990) e da Tony Scott per Una Vita al Massimo (1993), film scritto da Quentin Tarantino. Con Spike Lee invece girerà in seguito Oldboy (2013) e Chi-Raq (2015).
La consacrazione con Quentin Tarantino
Non c’è dubbio sul fatto che Jungle Fever gli abbia cambiato la carriera. Dopo essere apparso nel Jurassic Park di Steven Spielberg e (1993), nel 1994 arriva la definitiva consacrazione con Pulp Fiction di Quentin Tarantino. La sua interpretazione di Jules, il sicario filosofo, è una pietra miliare del cinema americano. Oltre ad un unanime apprezzamento da parte della critica, ha anche ricevuto nomination agli Oscar e ai Golden Globe e il premio come miglior attore non protagonista ai BAFTA. Tarantino lo richiamerà in seguito per Jackie Brown (1997) e i western Django Unchained (2012, in cui ha interpretato Stephen, insieme a Christoph Waltz, Jamie Foxx e Leonardo DiCaprio) e The Hateful Eight (2015, nei panni di Marquis Warren, al fianco di Bruce Dern, Walton Goggins, Jennifer Jason Leigh, Channing Tatum e Kurt Russell). Quest’ultimo film viene adattato da Tarantino per uno spettacolo teatrale che porta a Broadway al quale Jackson partecipa (tre anni dopo il suo debutto a Broadway, era il 2011, al Bernard B. Jacobs Theater con Mountaintop dove interpreta Martin Luther King Jr.).
Un re del botteghino
Come attore, Samuel L. Jackson ha realizzato il record di incassi al botteghino e non, con una somma di 7,42 miliardi di dollari lordi maturata in 68 apparizioni cinematografiche. Dal 2005 al 2016 ha detenuto il record di attore con il maggiore incasso al box office americano (poi superato da Harrison Ford). Tra i blockbuster a cui ha preso spicca The Avengers (2012) che rientra nel ricco contratto che ha stipulato con la Marvel Studios per la quale si impegnerà a fare 9 film. E anche in televisione lascia il segno: oltre a The Sunset Limited, Jackson ha recitato anche in Against The Wall, la serie vincitrice di un Emmy di John Frankenheimer. Grazie alla sua performance è stato nominato al Cable Ace come Miglior attore non protagonista in un film o una miniserie, oltre che una nomination ai Golden Globe.
Sempre in forma smagliante
Negli ultimi anni Samuel L. Jackson ha poi recitato in altri film di successo come Kingsman – The Secret Service, di Matthew Vaughn, Tarzan di David Yates, Miss Peregrine di Tim Burton, Kong: Skull Island di Jordan Vogt-Roberts. Nel 2019 lo vedremo in altri film che promettono bene come Glass di M. Night Shyamalan, Captain Marvel di Anna Boden e Ryan Fleck e l’atteso Avengers: Endgame di Anthony e Joe Russo.
Lui sarà sempre in forma smagliante, un grande uomo, un grande attore.