Mel Brooks

Auguri Mel Brooks, 90 anni di comicità

Celebre per le sue parodie e commedie farsesche, un artista che vive per ridere:  Mel Brooks al secolo Melvin James Kaminsky (New York, 28 giugno 1926) oggi compie 90 anni. Fa parte dei 12 artisti che hanno conseguito un EGOT (Emmy, Grammy, Oscar, Tony). Iniziò a sviluppare la sua comicità come reazione difensiva contro l’aggressività dei coetanei, più grossi di lui come statura e corporatura. I primi anni di gavetta furono difficili, iniziò la sua carriera come cabarettista in alcuni locali notturni della sua città.

Mel Brooks e Carl Reiner

Mel Brooks e Carl Reiner

Iniziò a scrivere testi per alcuni importanti show televisivi, tra i quali spicca il Your Show of Shows, di Sid Caesar, dove Mel si fece le ossa scrivendo battute e barzellette per gli ospiti di prestigio del programma, tra i quali figurò anche Woody Allen. I testi di Brooks furono apprezzati a tal punto che l’autore si aggiudicò addirittura un Grammy. Continuò a collaborare con la TV a lungo, scrivendo numerose commedie e dando vita a molti format televisivi, tra cui quello della celeberrima sit-com spionistica Get Smart (1965).

Nel 1953 sposò Florence Baum da cui ha avuto tre figli. Il matrimonio finì nel 1962. Mentre continuava la sua carriera di autore televisivo, nel 1964 Brooks sposò l’attrice Anne Bancroft — premio Oscar per Anna dei Miracoli di Arthur Penn e che sarebbe stata la protagonista de Il Laureato con Dustin Hoffman — che lo spinse verso il cinema. Nel 1968 Mel Brooks esordì sul grande schermo con Per Favore, Non Toccate le Vecchiette, che segnò anche l’inizio del sodalizio artistico con Gene Wilder. Il film non incassò molto, ma Mel Brooks ottenne al suo esordio l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale.

Mel Brooks 4

Due anni dopo, nel 1970, Il Mistero delle Dodici Sedie si rivelò il secondo flop al botteghino, in un film che va alla riscoperta delle radici ebraiche del regista. Nonostante gli insuccessi, il comico sembrò indirizzarsi verso la strada che segnerà la sua fortuna, quella della parodia. ll 1974 fu l’anno migliore per Brooks: Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco ottenne un enorme successo di pubblico e critica. Brooks, ancora in tandem con Wilder, diede vita ad una delle migliori commedie americane del dopoguerra, un film che riprende e parodizza gli stereotipi dei film western in voga. Quasi contemporaneamente, però, Brooks mise a segno un colpo ancora più clamoroso con Frankenstein Junior, che lo vide per l’ennesima volta collaborare con Gene Wilder, protagonista e co-sceneggiatore della pellicola.

Nel 1977 Alta Tensione prendeva in giro il cinema di Alfred Hitchcock, ed in particolare il suo La Donna che Visse Due Volte. Balle Spaziali, 1987, prendeva in giro la saga di Guerre Stellari e tutto il cinema di fantascienza, mentre Robin Hood: un Uomo in Calzamaglia, 1993, faceva il verso al Robin Hood – Principe dei Ladri di Kevin Costner, uscito in quegli anni. Nel 1995 è la volta di Dracula Morto e Contento, con Leslie Nielsen, il suo ultimo film come regista, parodia di tutti i numerosi film dedicati alla leggenda del vampiro della Transilvania. Nel 1976 vede la luce una delle sue pellicole più particolari, L’Ultima Follia di Mel Brooks, un film muto con protagonisti Brooks stesso, Marty Feldman, e Dom De Luise. La Pazza Storia del Mondo (1981) che lo vede sia come protagonista che come regista ed interprete. Nel 1983, Brooks e la moglie Anne Bancroft sono protagonisti di Essere o Non Essere di Alan Johnson, remake del capolavoro Vogliamo Vivere! di Ernst Lubitsch.

Mel Brooks

Che Vita da Cani!, del 1991, vuole essere quasi un omaggio di Brooks al grande regista statunitense Frank Capra ed alle sue commedie. Nel 1994 e 1999 ha recitato in due film di Ezio Greggio.  Tra i film che ha prodotto, meritano di essere citati The Elephant Man (1980) di David Lynch e La Mosca (1986) di David Cronenberg. Il suo ultimo successo è la trasposizione teatrale del suo primo film, Per Favore, Non Toccate le Vecchiette, in scena a Broadway, The Producers diretto da Susan Stroman, con Nathan Lane e Matthew Broderick. Lo spettacolo ebbe un enorme successo e vinse 12 Tony Award.

“La differenza tra commedia e tragedia è che se tu cadi in un tombino aperto e muori per me si tratta di commedia”.

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