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Bagnini & Bagnanti, viaggio tra le spiagge d’Italia tra amore e sesso

Da oggi è disponibile in streaming su Prime Video, distribuito da 102 DistributionBagnini&Bagnanti, documentario di Fabio Paleari e Luca Legnani,  prodotto da 999 Films, un viaggio di due anni attraverso località balneari italiane dall’Adriatico al Tirreno, da Alassio a Forte dei Marmi, da Viareggio a Rimini e Riccione e il litorale romano con Ostia, Fregene Maccarese, alla ricerca di questi leggendari personaggi, i Bagnini.


Un viaggio tra le spiagge più famose della penisola – da Alassio passando per Rimini, Riccione, Cattolica, Milano Marittima e ancora Viareggio, Forte dei Marmi fino a Fregene e Ostia – alla scoperta della leggendaria figura del bagnino e dell’immaginario che porta con sé, dentro e fuori dai clichè.

Giovani e vecchi bagnini si raccontano: il lavoro, il mare, il sesso…in un panorama che, dal boom vacanziero degli anni Sessanta a oggi, muta con il mutare del rapporto con le donne, italiane e straniere. Ma questi bagnini sono davvero tutti degli sciupafemmine? Tante avventure e nemmeno una cicatrice? Il film offre un ritratto intimo, entrando nei desideri e nelle fragilità che il luogo comune nasconde, perché anche sotto la maglietta rossa batte un cuore che può essere spezzato.

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Fabio Paleari e Luca Legnani raccontano così la nascita di Bagnini & Bagnanti: “Un film nato per gioco nella noia di una serata milanese: era fine luglio ed eravamo fuori da un cinema sconsolati per l’assenza di programmi estivi e per la mancanza di fidanzate con cui allietare le afose giornate. Quindi abbiamo pensato di trasformare una vacanza in un progetto e di migliorare le nostre capacità seduttive con chi è indubbiamente più bravo di noi due: la soluzione erano i bagnini! Ci siamo messi in macchina e come due rabdomanti abbiamo cominciato a battere le spiagge partendo da Alassio e poi giù fino a Cattolica e poi Ostia, chiedendo ogni volta chi fosse il bagnino più famoso nella zona per le sue conquiste: così ci appostavamo sotto l’ombrellone o in coda per un ghiacciolo e li osservavamo fino che non capivamo chi fosse veramente quello giusto. Il viaggio è durato due anni (dopo il primo ci abbiamo preso gusto!) e speriamo che il pubblico si diverta a vederlo almeno un po’ di quanto ci siamo divertiti noi a farlo”.

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