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Brie Larson ripercorre la vita di Jeannette Walls ne Il Castello di Vetro

Tratto dall’omonimo best-seller autobiografico di Jeannette Walls, giovedì 6 dicembre arriva al cinema Il Castello di Vetro, il film diretto da Destin Daniel Cretton ed interpretato da Brie Larson, Woody Harrelson, Naomi Watts, Max Greenfield e Sarah Snook.


Il film

Il Castello di Vetro racconta le avventure di una famiglia eccentrica, resiliente e affiatata: una straordinaria storia di amore incondizionato. Il premio Oscar Brie Larson porta in vita una giovane donna che, influenzata dalla natura piacevolmente selvaggia del suo problematico padre (Woody Harrelson), trova la determinazione di costruirsi una vita di successo, seguendo le proprie regole.

La storia

Ogni famiglia ha una storia, di certo non del tutto simile a quella della celebre giornalista americana Jeannette Walls – eppure l’acclamato romanzo autobiografico della Walls, The Glass Castle, ha fatto colpo su milioni di lettori nel mondo. Nel libro, la giornalista ha svelato il segreto che aveva custodito a lungo sulla sua giovinezza: un’infanzia particolarmente oscura, fatta di povertà, catastrofi, atti di ribellione e reclusione dalla società. Eppure forse la cosa più sorprendente del libro della Walls, per quanto straziante, è il suo senso di profondo amore familiare, un amore magico e tanto smisurato quanto la particolarità dei suoi genitori. Ciò le ha permesso di trasformare la sua giovinezza in una grande avventura e in un percorso rigenerante verso la redenzione. Passando attraverso la fame e la crisi, a notti stellate di incanto, la Walls ha provato sulla sua pelle tutta la luce e le tenebre del mondo.

"Il Castello di Vetro" (Photo by Jake Giles Netter)

“Il Castello di Vetro” (Photo by Jake Giles Netter)

Il libro

Il libro è letteralmente esploso nella scena letteraria ed è rimasto sette anni nella lista dei best-seller, incantando i lettori con la sua storia avvincente di una famiglia nomade che vive secondo le regole spericolate dei genitori. Al centro della storia c’è la determinazione della Walls di sopravvivere, di andare via e farsi la propria vita, ma senza abbandonare l’affetto complicato che prova per i genitori, la cui indole selvaggia era allo stesso tempo meravigliosa e catastrofica. Il libro della Walls era una storia d’amore, piena di cuori spezzati, promesse non mantenute e bisogni nascosti, ma era anche un libro che scavava nel profondo, sulla natura intrinseca e trascendentale dell’amore, a prescindere da chi si è o da dove si provenga.

Una storia molto cinematografica: una fiaba che racconta di una vita vissuta in auto e in baracche, fino ai vertici dell’editoria di New York. Una storia alla quale il cosceneggiatore e regista Destin Daniel Cretton si è legato subito, non appena l’ha letta: “mi sono ritrovato molto nella sua scoperta dell’amore e nelle sue molte sfaccettature e al modo in cui ogni famiglia può vivere momenti belli e anche momenti difficili e spaventosi – ha spiegato Cretton – sembrava reale, accessibile e così catartica. È una di quelle storie che ti fa sentire più connesso con il mondo e meno solo”.

Woody Harrelson (Photo by Jake Giles Netter)

Woody Harrelson (Photo by Jake Giles Netter)

Una donna che accetta se stessa

Cretton e il co-sceneggiatore Andrew Lanham hanno visto il film come la storia di una donna di grande successo, apparentemente stabile, la Jeannette adulta, che deve affrontare tutti i disastri della sua storia familiare per riconciliarsi con il futuro: “ci siamo concentrati sull’idea di una giovane donna che sta rivivendo i suoi ricordi, cercando di dare un senso alla sua vita fino ad ora, e cerca finalmente di fare pace con il passato e con i suoi genitori. In definitiva, è la storia di una donna che impara ad amare e ad accettare se stessa”, ha aggiunto Cretton.

Il regista ha scoperto la capacità della Walls di interrogarsi apertamente sul comportamento veramente estremo dei suoi genitori, pur provando ancora compassione per loro, e ha voluto porre l’accento su quest’aspetto nel film: “ogni pagina del libro di Jeannette mostra un nuovo aspetto di questi personaggi incredibilmente complicati e le loro relazioni reciproche. Un momento ti stai innamorando di un personaggio, ma poi fa qualcosa per farsi odiare, e poi giri la pagina e lo ami ancora”. Per la Walls, Cretton aveva centrato quell’unica idea che anche lei sentiva che dovesse emergere da qualsiasi adattamento cinematografico: che la sua famiglia, per quanto difficile e disordinata, riflettesse quel bisogno umano universale di rimanere legati ai propri cari, non importa quanto ci mettano alla prova.

Naomi Watts (Photo by Jake Giles Netter)

Naomi Watts (Photo by Jake Giles Netter)

Jeannette-Brie

Un’altra persona che è stata colpita al cuore dalla storia è stata la protagonista, Brie Larson (foto copertina), che interpreta Jeannette da giovane in Il Castello di Vetro: “questa è una storia sulla famiglia, su come diventi la persona che sei e sull’accettare il fatto che le persone non sempre ti amano nel modo in cui ne hai bisogno, ma puoi perdonarle per questo. È molto raro poter osservare qualcuno come Jeannette che passa dall’infanzia all’età adulta, vedere tutte quelle relazioni mancate e quei momenti di incomprensione, e poi vederla recuperare parte di ciò che è andato perduto. Volevo davvero onorare lei e la sua storia”.

L’amore in ogni famiglia

Con il passare del tempo, la Walls si sente sempre più convinta che l’amore può essere trovato in ogni famiglia, e che ogni famiglia ha una storia da raccontare: “alcune persone mi hanno accusato di essere eccessivamente ottimista, ma è così che sopravviviamo ai nostri momenti difficili, cercando la gioia, perché altrimenti quei momenti potrebbero ucciderti – conclude l’autrice – ecco perché raccontiamo storie. Se condividiamo tra di noi le lezioni sulla nostra sopravvivenza, allora tutti si sentiranno in grado di andare avanti. Se le persone andranno via dal cinema pensando alla propria famiglia, ne sarò estasiata”.

La famiglia Walls

La famiglia Walls

Un album di foto in movimento

Cretton dice che non ha tentato di duplicare fedelmente le vite dei Walls o il libro stesso, ma piuttosto di presentare la loro storia come uno specchio della vita familiare americana: “non è la narrazione del libro, e non è neanche una verità assoluta sui fatti, ma spero, aggiungendo nuove dimensioni alla storia di Jeannette, di creare qualcosa di nuovo che possa piacere a un nuovo gruppo di persone – conclude il regista – il  libro di Jeannette ha toccato il cuore di così tante persone, e noi abbiamo voluto regalare questo film a tutti coloro che amano il libro, ma abbiamo anche voluto fare questo film per la famiglia Walls. In un certo senso, abbiamo deciso di creare un album di foto in movimento dei loro ricordi”.

“Questo è un ritratto di quanto sia complicato ma semplice e potente, l’amore”.

Destin Daniel Cretton

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