Sofia Loren torna a Cannes con La Voce Umana, diretto dal suo secondogenito Edoardo Ponti, che sarà presentato oggi nella sezione Cannes Classic. Si tratta di un cortometraggio che muove dal celebre testo teatrale di Jean Cocteau, scritto nel 1930. Il monologo si ispira ad un fatto personale dell’autore e fu già portato sullo schermo da una strepitosa Anna Magnani nel 1948 con la regia di Roberto Rossellini. Fu proprio l’interpretazione concitata e febbrile della Magnani uno dei motivi che spinsero la Loren a diventare un’attrice.
La storia parla di un amore finito e di una donna, sola, al telefono, impegnata nel folle tentativo di trattenere l’uomo che è già di un’altra (nel testo originale è un uomo che è al telefono, coinvolto in una relazione omosessuale). La donna, Angela, si aggira disperatamente tra gli arredi della stanza, tra il letto, il tavolino, la poltrona. Non accetta che tutto sia finito, è lacerata dalla situazione. Si ribella alla ricerca di un gesto estremo ma non vi riesce.
La voce dall’altra parte dell’apparecchio è di Enrico Lo Verso che interpreta l’amante che l’ha abbandonata. Il corto è stato girato tra Napoli, Roma e Ostia. Il testo di Cocteau è stato tradotto in napoletano e adattato da Erri De Luca che firma la sceneggiatura con Ponti. La Loren, tornata sul set a 79 anni, ha dichiarato che quello di suo figlio è “un omaggio a Napoli, ma prima di tutto al coraggio e alla dignità delle donne: la mia Angela non è una vittima, ma una donna che si batte per il suo amore“. Per interpretare il personaggio di Angela ha studiato oltre un mese.
Il film, prodotto dalla MasiFilm del 35enne Massimiliano Di Lodovico, dopo essere già stato applaudito al Tribeca Festival di New York, sarà presentato in autunno probabilmente al Teatro San Carlo e a Parigi per i 50 anni della morte di Cocteau.
“Nel personaggio di Angela c’è tutta la mia vita. Volevamo raccontare una storia di una donna determinata, in un periodo nel quale si parla spesso di violenza sulle donne”
Sofia Loren